lunedì 17 settembre 2012

Week end al parco, la ricerca della tigre e ‘cosa ti è piaciuto di più?’




Week end settembrino, previsto sole, clima mite e non troppo caldo.
Cosa c’è di meglio se non organizzare un fine settimana fuori porta e portare le bimbe a vedere un bel parco? Nulla, quindi si fa!

Perfetto. Posto per dormire? Trovato.
Partiamo il sabato e arriviamo in tarda mattina, un pasto in una pizzeria locale e decidiamo di passare il pomeriggio a rilassarci nel prato dell’agriturismo che abbiamo prenotato un paio di giorni prima.
La temperatura è ottimale.
Un bel sole, un prato grande, un’amaca tra due alberi e un cestone di giochi per i bambini con una casetta giocattolo grandezza bambino.
Apriamo il cestone e alle piccole si materializza un sorrisone in faccia: bocce di plastica colorate, racchette e palline, 2 palle di gomma della Disney e altri giochi.
Mentre Eva punta la sua concentrazione sulla palla e sul telefono finto presente nella casetta, continuando a chiamare ‘Nonno! Nonno!’, Diana vuol provare le racchette.
Così con il suo papà inizia i primi approcci al gioco del tennis e devo ammettere che è già più brava della mamma! (Beh, io non sono proprio capace!).
Cena ad una sagra locale e poi a nanna, il giorno dopo di va al Parco Natura Viva, con tantissimi animali e il Safari!!!

Dopo un’abbondante colazione, tutti in macchina.
Arriviamo al parco, e si inizia dal parco faunistico.
Diana vuol vedere l’elefante! ..veloce controllo sulla mappa. L’elefante non c’è!
Ok, ‘Diana, piccola’ – inizio ‘L’elefante non c’è. E’ dal dottore’.
‘Uffa!!!’ – ‘allora voglio vedere la tigre!’
Per fortuna non se l’è presa troppo e allora iniziamo la ricerca!
Prima tappa: una comunità di scimpanzé enormi in libertà all’interno di un grosso recinto  si esibiscono in una mega litigata: due piccoli stanno litigandosi un pezzo di un frutto, alla fine uno dei due riesce a rubarlo e scappa; la scimpanzé dominante vede la scena, si infuria e sale in fretta su un’impalcatura di legno inseguendo il piccolo ladruncolo. Una volta raggiunto gli dà un forte sculaccione e lo butta letteralmente di sotto ristabilendo improvvisamente la calma.
Ma niente tigre.
Proseguiamo e vediamo il leone su una struttura di pietra bello sdraiato al sole con le leonesse a contorno. Animali molto eleganti e bellissimi.
Ma niente tigre.
Camminando ancora si vedono due enormi rinoceronti e due grossi ippopotami che stanno mangiando.
Anzi no, gli ippopotami sono tre!!! C’è n’è uno piccolissimo! (Oddio, piccolissimo ma pur sempre più grande delle mie bimbe!)
Era nascosto in un enorme ammasso d’erba, dev’essere proprio un cucciolo! Che tenerezza!
Ma niente tigre.
Andiamo ancora avanti a vedere altri animali fino a pranzo, tra cui il leone, scimmie e volatili vari.
..e ancora niente tigre.
Diana inizia ad essere insofferente, vuole vedere la tigre!
Finalmente ci riposiamo un po’ per pranzo e per i bambini c’è un grande parco giochi con scivoli, altalene e altri giochi.
E con cosa giocano le mie??? …con la sabbia per terra, facendo finta di essere al mare!

E va beh! Belle impolverate, dopo pranzo proseguiamo al giardino delle farfalle, bellissime, grandi e di mille colori. Poi le testuggini giganti e i cani delle praterei.
Finalmente vediamo la zona dove dovrebbe essere la tigre. Ma non si vede.
Oh mamma, la devo trovare altrimenti oggi non si torna a casa!
Miracolosamente il papà vede qualcosa in lontananza. E lei! E’ la tigre!!!
Prende Diana in braccio e indica un punto semi nascosto, purtroppo non si vede benissimo ma alla fine Diana riesce a vederla (anche se parzialmente) ed è felice!

Iniziamo ad essere stanchini, Eva si addormenta sul passeggino.
E allora decidiamo di fare il percorso Safari in macchina: saliamo tutti e quattro e a passo d’uomo iniziamo il percorso.
Appena entriamo vediamo Giraffe che mangiano da una cassa appesa, antilopi che attraversano la strada, Leopardi (o “Leonadri”, come li chiama Diana!).
Eva si risveglia incuriosita e inizia a battere sul vetro ogni volta che vede un animale. Diana tutta felice si guarda intorno!
Ecco, adesso c’è anche la Iena Maculata!  E la leonessa è vicina alla macchina! E più avanti anche l’asino! E i cervi!
Insomma alla fine giornata rientriamo stanchissimi e sporchissimi a casa, ma felici di aver passato un fine settimane diverso e tutti insieme.

Appena arriviamo a casa ci facciamo un bel bagno per tutti, Eva e Diana mi allagano casa, ma ne escono pulitissime! (finalmente!).
Poi un bel biberon di latte ed Eva alle 8 è già a letto senza neppure cenare (troppo stanca).

 Noi tre quindi (io Diana e il papà) ci sediamo a tavola davanti ad un piatto di pasta e poco prima di dormire chiedo a Diana.
‘Cosa ti è piaciuto di più di questi due giorni?’ – ‘Guidare con il leone? Vedere le giraffe? Le farfalle?’.
Lei ci pensa un po’ ma non risponde subito.
Poi mi guarda e accenna un sorrisetto leggero e indovinate un po’ cosa mi risponde???

Le racchette!!!

martedì 4 settembre 2012

Il ritorno alla routine e la distrazione in macchina!



Purtroppo ferie già finite, dopo tre settimane (di cui almeno l’ultima senza nessun intoppo!), oggi già secondo giorno di lavoro, già piena di impegni tra riunioni e mail, in ansia per il traffico della città e senza cinque minuti di tempo neppure per fare la spesa.
Il clima è già incredibilmente autunnale, temperatura mite e un po’ di pioggerella. E devo dire che tutto sommato, a me questo tempo non dispiace affatto!

Ma questo brusco rientro alla vita normale già mi mette alla prova.
Convincere le piccole a svegliarsi al mattino, dopo un mese che le ho convinte che la mattina potevano stare a letto fino a tardi (con molta fatica siamo riusciti a farle dormire fino alle 9.00 del mattino!), convincerle a vestirsi in fretta per non sforare gli orari, convincerle a riprendere il ritmo noioso della vita normale non è proprio facile.
E’ già la seconda mattina che è una lotta!
‘Diana sveglia!’ – ‘Nooo!!! Vattene, ancora 5 minuti! Voglio Dormire, non ci voglio andare!’
‘Dai Diana, dobbiamo andare, devo andare al lavoro’ – ‘Noooo!!! Vattene via, Spengi la luce!’
‘Nanaaaa’ – incalza Eva che tenta anche lei di buttare giù dal letto la dormigliona.

Ma nulla, non si alza.
Accendo la luce, alzo la tapparella, provo con le coccole e con le minacce, con la sorellina sul letto che le fa le pernacchie, provo anche a toglierle la coperta, ma nulla, non si vuole proprio alzare.
I minuti passano e io inizio ad aver fretta. Intanto vesto la piccola e mi trucco. E ci riprovo.
Dopo mille peripezie riesco finalmente a convincerla con un cartone alla TV, e mentre beve il lattuccio ne approfitto per vestirla e pettinarla.

In qualche modo e dopo un sacco di tempo siamo finalmente pronte ma decisamente in ritardo!
Le metto in macchina e scappiamo dalla tata.
In macchina sono abbastanza tranquille, mi metto alla guida, anche se la piccola continua a borbottare qualcosa ‘Qui, Qui, api, api’ o qualcosa di simile, e con il ditino punta il seggiolino dell’auto.
Penso che voglia giocare e comincio a fare gorgheggi simili ai suoi, d’altronde non parla ancora e non capisco cosa voleva dirmi.
Fino a quando…

…fino a quando, non faccio una curva e sento un tonfo ‘Paff!’. Nessun pianto, nessun altro rumore.
Non capisco molto, mi accosto e mi giro dietro.
Vedo un fagottino bianco che si muove in terra dietro in macchina e improvvisamente realizzo: è Eva!!!!!! Mi guarda, ride e con il ditino indica il seggiolino auto da cui è appena caduta.
In pratica, Eva è caduta dal suo seggiolino, mi sono dimenticata di legarla! Forse voleva dirmi quello!

E questo è solo il secondo giorno di rientro alla vita normale!