Donna al volante, pericolo costante!
Eh già questo detto lo conosco da quando sono bambina.
Quanti sono i luoghicomuni sulle donne alla guida!
Però, lo ammetto, mi capita spesso di vedere impediti al parcheggio che bloccano il traffico e se sbricio chi c'è alla guida c'è sempre una donna, aihmè!
Oppure se c'è una macchina che fa i 30 Km/H in autostrada nella corsia centrale..spesso, non sempre, ma spesso c'è una donna!
Insomma...ci batte solo l'uomo con il cappello!
Ma non mi sono mai spiegato il perchè.
Chissà, abbiamo forse qualche gene modificato oppure qual è il meccanismo misterioso che ci fa essere così impedite?
Ok, questa mattina mi sono data una risposta!
(Almeno per me!)
E sapete come me ne sono accorta?
Stavo guidando, dopo l'ennesima notte passata in bianco, dormendo si e no al massimo due ore di seguito su una poltrona mentre allattavo il piccolo.
Dopo circa due mesi che non recupero, che la notte dormo poco e male e di giorno non ho ovviamente il tempo per dormire.
Dopo che passo le giornate a ricordarmi scadenze, bollette, portare le bimbe a scuola, cucinare, fare lavatrici, a portare le bimbe a ginnastica, a portare il piccolo ai controlli e alle visite, sempre di fretta, sempre di corsa, senza mai terminare le cose nel modo giusto o senza terminarle affatto.
Con la testa piena e il fisico stanco.
E ripeto... senza mai recuperare con un un buon sonno.
Ebbene, questa mattina, dopo l'ennesima notte privata di un sonno ristoratore... entro nel parcheggio sotteraneo a Milano e all'improvviso mi sono trovata a schivare una colonna di cemento!
Ok, ok, la colonna non è che mi abbia attraversato la strada. Lei se ne stava buona buona li, sono io che non avevo i miei rifelessi al 100% e che ero come se fossi in 'trance'.
Per fortuna l'ho vista e l'ho evitata.
Ma quindi ho pensato, ovvio che dicono delle donne che sono un pericolo!
Avete mai visto un papà fare la metà delle cose che fa una mamma? (O di una donna in generale?).
Mio marito di notte non si alza neppure con le cannonate! E anche se provo a chiamarlo non mi sente.
A lui non toccategli il sonno!
Per carità, lui lavora. Ma punto.
Non cambia un pannolino, non perde mai cinque minuti di sonno, non ha altri pensieri se non il lavoro.
Mentre la mente di una mamma è un po' troppo affollata.
Va beh, non generalizziamo! Forse non tutti gli uomini sono così, ma il mio sì!
E quindi ho capito perchè io sono un pericolo al volante e lui no: LUI DORME!!!
IO NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
:)
venerdì 31 ottobre 2014
giovedì 16 ottobre 2014
Li ami nello stesso modo?
Li ami nello
stesso modo?
Forse no. Li amo
immensamente, ma ognuno a modo mio. A modo loro.
Non giudicatemi,
non fraintendete.
E’ normale,
credo.
Per me i miei
figli sono tutti speciali e unici e provo per loro un amore infinto, immenso e
indescrivibile.
Ma per ognuno di
loro lo provo in modo diverso, proprio come loro sono diversi.
Ed è giusto che
sia così.
Mi spiego meglio.
La mia Diana è
come se fosse di un pregiato cristallo, va maneggiata con cura e delicatezza.
Bellissima. Splendete.
Preziosa. Estremamente delicata.
Forse è normale,
sul primo figlio noi genitori riversiamo i nostri dubbi, sperimentiamo il
nostro essere genitori. Abbiamo paura a fare anche le scelte più semplici per
paura di sbagliare. E vediamo la nostra creatura come se fosse un dono del
cielo, un angelo in terra (e lo è, almeno la mia Diana per me è proprio un
angelo!). E non sappiamo come relazionarci con loro. Sperimentiamo, proviamo.
Amiamo.
Decisamente raro.
Bellissimo. Prezioso. Ma duro, forte, non si rompe.
Vedo la mia
piccola teppista come una creatura inarrestabile, pronta ad affrontare
qualsiasi cosa con tenacia, come se non si potesse rompere mai.
Ovvio che ha
anche lei i suoi momenti di fragilità, e in quei momenti noi genitori ci siamo
sempre. Ma forse abbiamo meno dubbi, forse sappiamo meglio come comportarci e
affrontare le situazione, passiamo meno insicurezze su di lei – forse derivanti
dalla pregressa esperienza - e questo le dà sicurezza.
Ovvio che nonostante
la veda più forte è sempre una cucciolina indifesa che ha bisogno di me e di
noi. Questo suo essere forte non fa certo diminuire l’amore che provo per lei,
anche se ovviamente con lei ho un altro approccio. Ma la amo infinitamente.
O come il fuoco,
caldo e avvolgente o come l’oro, duro o prezioso.
Non abbiamo
ancora capito il suo temperamento.
Ma siamo certi
che lo ameremo come le sue sorelle.
Forse in un modo
unico tutto per lui, ma non per questo avrà meno amore delle sue sorelle.
Quindi, io credo sia
giusto amarli in modo diverso. O meglio, in modo UNICO.
Perché ognuno di
loro è Unico, è una vita ed una creatura UNICA e preziosa.
L’importante è
che abbiano il nostro amore senza distinzioni e senza parzialità.
mercoledì 8 ottobre 2014
Ettore con il botto!
Ebbene si,
solitamente si raccontano i parti naturali dopo un cesareo. Raramente si parla
di un cesareo dopo un parte naturale.
E invece capita!
E pure d’urgenza
alla 41 settimana, dopo un parto indotto, con un travaglio avviato a 6cm di
dilatazione, dopo ben due parti naturali.
Purtroppo capita.
Ed è così che è
venuto al mondo il mio piccolo Ettore!
Ma facciamo un
po’ d’ordine.
7 Settembre 2014.
41 settimane finite.
Il piccolo non ne
vuole sapere di nascere e quindi mi ricoverano per indurmelo farmacologicamente.
La mattina saluto
le mie bimbe e prometto loro di tornare a casa con il fratellino.
Prendo la valigia
e con il papà ci dirigiamo in ospedale.
Sbrighiamo
qualche pratica all’accettazione e mi fanno accomodare in una stanza, mi cambio
e mi sdraio.
Dopo pochi minuti
arriva la dottoressa e mi visita per decidere con quale metodo provare (rottura
acque o altro).
Nulla il bambino
è ancora molto alto, quindi decidono di provare con il gel.
Devo dire che fa
subito effetto e dopo pochi minuti iniziano le contrazioni, ma qualcosa non va
nel tracciato e ogni cinque minute ho le ostetriche e il medico in camere a
controllare il tracciato. Non capisco molto, ma ogni tanto cala il battito del
bimbo e poi si riprende. Però questo succede ad ogni contrazione.
Il medico mi dice
chiaramente che per ora tentiamo il travaglio naturale, ma in caso di
complicazioni mi avrebbero fatto il cesareo per evitare problemi al bambino.
Di fatto, il
travaglio procede bene e in meno di due ore sono già in sala parto con 6
centimetri di dilatazione e la peri-durale fatta.
Io, grazie alla
peri-durale, inizio a riprende un attimo fiato dalla fatica delle contrazioni
fortissime che mi avevano tolto il fiato.
Ma di botto, vedo
un’ostetrica che entra in camera tutta preoccupata e chiama subito il medico.
In un attimo mi
trovo circondata da una decine di persone, tra medici, infermieri, anestesisti
e non so chi altro.
Il battito del
bimbo è sparito. La linea del suo battito sul tracciato cartaceo continua a
scendere fino a toccare il limite inferiore sulla carta.
Io vado in
panico! Guardo il papà, lui mi guarda ma non sa aiutarmi.
Inizio a
piangere, qualcosa non va!
Qualcuno che inizia a urlarmi di respirare a bocca aperta per ossigenare il bambino, il bambino deve essere ossigenato!
Io, tra le lacrime, provo a fare quello che mi dicono.
Qualcuno che inizia a urlarmi di respirare a bocca aperta per ossigenare il bambino, il bambino deve essere ossigenato!
Io, tra le lacrime, provo a fare quello che mi dicono.
Nel frattempo
neppure mi accorgo che mi hanno già messo su una barella e mi stanno portando
in sala operatoria d’urgenza.
Non facciamo
tempo ad entrare, che sento che mi disinfettano la pancia. Ho paura, tanta
paura!
In men che non si
dica mi buttano un telo addosso, e sento tirare via dalla pancia qualcosa, ma
non esce! Uno strattone più forte ed Ettore è nelle mani di un infermiere
(credo!).
Me lo fa vedere
solo un attimo e lo portano subito via.
Io mi sento
soffocare, non respiro..e poi non ricordo più.
Ricordo che mi
sono svegliata poco prima di uscire dalla sala operatorie e che, una volta
uscita, mi hanno dato il mio piccolo, ma non riuscivo neppure a tenerlo perché avevo
un braccio ancora completamente addormentato.
Allora il papà me
l’ha avvicinato al seno, e mentre lui lo teneva, Ettore ha aperto la bocca e
con gli occhietti chiusi ha iniziato a ciucciare.
E ho pianto
ancora…ma adesso di gioia!
mercoledì 1 ottobre 2014
La mia nuova 24 ore!
La mia nuova 24
ore
E già, e non
parlo della borsa, ma della mia nuova organizzazione delle mie 24 ore, ovvero
la mia giornata!
Il tutto inizia
la mattina alle 6.30.
Sveglia!!! (Se
già non lo sono per allattare il piccolo, ovviamente).
Ci alziamo,
colazione io e il papà, svegliamo le bimbe, le lavo, le vesto, preparo lo zaino
per Diana, preparo lo zaino per Eva, lavo il piccolo, cambio il pannolino e i
vestitini, colazione alle bimbe.
Uno sguardo
veloce all’orologio, sono le 8.10!!! E’ tardi!!!
“Tutte in macchina, forza mettetevi le scarpe!”
“Tutte in macchina, forza mettetevi le scarpe!”
Mentre loro tra
una distrazione e l’altra si convincono a mettere scarpe e giubbottino, prendo
il piccolo, lo avvolgo in una copertina e lo infilo nella culletta in macchina.
Diana davanti,
Eva dietro con Ettore!
Si parte!
Andiamo alle
scuole.
Eh beh, c’è zona pedonale, quindi lascia la macchina al parcheggio e con sole o pioggia, scarica la carrozzina, scarica le bimbe e si cammina!
Eh beh, c’è zona pedonale, quindi lascia la macchina al parcheggio e con sole o pioggia, scarica la carrozzina, scarica le bimbe e si cammina!
Prima Diana a
scuola, poi Eva all’asilo, poi si torna indietro con il piccolo.
Quindi, carica la
carrozzina e si riparte!
Se ci riesco
faccio un po’ di spesa prima che si sveglia il piccolo, poi torno a casa e,
carica e scarica la carrozzina!
E poi, di nuovo
…allatto il piccolo, cambia il piccolo!
Quando riesco a
farlo riaddormentare è ora di sistemare un po’ la casa, e vai di lavatrice,
lavastoviglie, metti a posto i panni, prepara il pranzo…e uno sguardo veloce
all’orologio!
Oddio, è quasi mezzogiorno! Oggi Diana esce alle 12.30!!
Oddio, è quasi mezzogiorno! Oggi Diana esce alle 12.30!!
Ricarica Ettore
in macchina, e ritorniamo in zona pedonale!
Scarica la carrozzina,
cammina e arrivo giusto in tempo per prendere la mia principessa che esce da
scuola tutta felice con il suo zaino!
Ricammina,
ricarica la carrozzina, sali in macchina, arriva a casa e …Diana deve mangiare.
Ma caso strano,
Ettore piange!
Quindi cerca di
fare un pranzo decente a Diana con una mano, mentre cullo il piccolo con l’altra.
E dopo pranzo? Rifai
la cucina, allatta il piccolo e cambia il piccolo.
Nel frattempo
Diana fa i compiti.
‘Mamma mi aiuti?’
‘Mamma guarda cos’abbiamo fatto oggi!’
Ho tempo per un
caffè? Boh, ci provo.
Intanto facciamo
i compiti con Diana
Tutti di nuovo in
macchina, stessa zona pedonale, stesso tram tram!
E con Diana ed
Ettore prendiamo anche la piccola!
(Oddio…non è più
la piccola! Ora c’è Ettore!)
E oggi c’è
ginnastica artistica!
Quindi ci
fermiamo su una panchina vicino alla scuola, facciamo merenda.
E poi tutti in
palestra! Io e Diana stiamo fuori, Eva si allena! Diana non ne vuol sapere, lei
farà baby Volley un altro giorno della settimana.
Dopo un’ora di
attesa mentre Eva salta su tappetini, si rotola, fa capriole, cammina sulla
trave, finalmente, torniamo tutti a casa, giusto in tempo per prepare la
cena…sempre se Ettore non piange!
Lo ammetto, a
questo punto, accendo la tv sui cartoni! Almeno Diana mi si incanta a guardarli
e ne ho solo due da gestire!
Mentro preparo,
devo stare attenta ad Eva. Lei mi cura Ettore…e non è sempre un bene!
Se tutto va bene,
aspettiamo il papà e si cena. Ettore? O in braccio, o dorme (raramente), o attaccato
alla puppa!
Dopo cena, uno si
rilassa, vero??
Naahhh!!!
Portiamo su le bimbe, convincerle a mettersi
il pigiama e lavarsi i denti è un’impresa!
Poi tutti nel
lettone per il cartone della buona notte!
Ettore? O lo sto
cambiando o sta ciucciando ancora!
Finalmente le
bimbe vanno in camera loro. Bacino a Diana, bacino ad Eva!
‘Mamma mi dai l’acqua?’
‘Mamma mi metti
bene la coperta?’
‘mamma mi dai un
altro bacio?’
‘Mamma…. ‘
Basta! Ora si
dorme!
E due su tre sono
sistemate!
Me ne torno in
camera, mi siedo sulla mia comoda poltrona e attacco di nuovo Ettore! Mi sta
prosciugando!!
E con il papà,
steso tranquillamente sul letto, ci guardiamo un film.
Tanto Ettore non
dorme J
E la
notte?... lasciamo perdere! Mi sveglio
spesso, lo cambio e lo allatto e quando posso, provo a riposarmi 5 minuti prima
della prossima sveglia di domani mattina.
Bella la mia
nuova 24 ore, boh?
A me piace!
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