giovedì 21 agosto 2025

Canada - il mio regalo di compleanno! (4-12 agosto 2025)


Diario di Viaggio



Ed eccoci a fare un piccolo (neppure troppo piccolo) resoconto del viaggio che ci siamo regalati per il mio compleanno, compreso di tappe, imprevisti ed emozioni.
Destinazione? Canada!
Un piccolo tour nella zona del Québec e Ontario, ovviamente scegliendo solo alcune cose da visitare visto la vastità del territorio e le esigenze e i gusti di tutti i componenti della famiglia.
Durata del viaggio dal 4 al 15 agosto (in realtà rientro il 16 considerando il +1 del fuso).
Iniziamo dagli imprevisti, già il giorno prima di partire!
Per andare in Canada serve l’eTa, un'autorizzazione al viaggio che si chiede in modo semplice e veloce ad un costo di 7 dollari canadesi sul sito ufficiale.
Facile, l’ho fatto mesi prima per tutti noi e ho subito ricevuto la mail di conferma e approvazione.
Ma … il 3 agosto, il giorno prima della partenza, ci mettiamo a fare il check in online.
Il 3 agosto è domenica! Lo specifico perché di domenica se hai un problema nessuna compagnia aerea ti risponde! (Almeno non AirCanda!).

Il check in segnala un problema, dice che i nostri documenti di viaggio sono incompleti e di recarsi al check in fisico il giorno del viaggio per verificare, cioè l’indomani.

E qui inizia l’ansia.
E se i documenti non vanno bene? Non mi fanno partire?
Chiamo Malpensa ma mi dicono che l’unica è attendere, chiamo in Canada ma mi dicono che non possono fare nulla.
Allora verifico uno ad uno gli eTa sul sito ufficiale e l’associazione con i passaporti.

Il mio, ok.
Massimo, ok.
Eva, ok.
Ettore, ok.
Diana? NO RESULT!

Inizio ad agitarmi? In che senso “No result??”
Ho la mail con scritto Approved!


Chiamo chiunque, ma come dicevo …è domenica!
Cerco sui gruppi FB e su forum vari e leggo che può succedere quando magari ho inserito male i dati del passaporto, ma ricontrollo 1000 volte e sono corretti.
L’unica soluzione è rifarlo. Ma chiedere un nuovo eTa cancella la precedente richiesta. Quindi rischio che venga annullato del tutto.
E se non arriva in tempo?
Il dubbio…ne chiedo una nuova e rischio se non va qualcosa o mi tengo quella vecchia e rischio lo stesso visto che non risulta?
L’unica cosa che so è che se non risulta un eTa valido associato al passaporto la bimba non parte.
Mi faccio coraggio e lo rifaccio.
Non nego che avevo l’ansia alle stelle ma in pochi minuti tutto fatto. E questa volta, oltre alla mail, il suo visto risulta anche sul ‘check status tool’ del governo Canadese!
E’ fatta…spero, ma finché non avrò le carte di imbarco non credo che riuscirò a calmarmi.
La giornata passa quindi mooolto lenta… in attesa del 4 agosto, la partenza!

4.08.2025



Sveglia presto, il volo è alle 12.15 ma alle 7.30 siamo già in macchina, direzione Malpensa.
Lasciamo la macchina al parcheggio, andiamo al check in.
Il volo è in orario, imbarchiamo le valigie e check in fatto! Si va in Canada!
Atterriamo a Montreal ma ci sono file infinite per il controllo passaporti. Tutto molto ordinato ma lungo… e ancora file al ritiro dell’auto a noleggio.
Finalmente riusciamo a prendere possesso del mezzo e ormai in serata raggiungiamo il nostro hotel a Montreal!

Siamo ufficialmente in Canada!
L’Hotel è discreto. Zona centrale e vicino alle metro. Senza troppe pretese, ma va bene.


05.08.2025

Oggi la giornata è interamente dedicata a Montreal.
O meglio, a cosa abbiamo scelto di vedere, in quanto in una sola giornata, non si può vedere tutto.

Inoltre con Ettore abbiamo deciso di tenere le giornate ‘non troppo pesanti’. 
Scegliamo quindi di iniziare a vedere il Giardino botanico di Montreal (Jardin botanique de Montréal). Per spostarci prendiamo la metro, molto comoda.
Davvero davvero bello! La parte dedicata al Giardino Cinese e a quello Giapponese è davvero meravigliosa, ma anche tutto il resto.
La temperatura è perfetta, poca gente (siamo arrivati al mattino verso le 8.30), tutto molto curato e si vedono anche gli scoiattoli!
Passiamo qui tutta la mattina .
Il pomeriggio, sempre in metro, andiamo al parco Jean Drapeau per vedere delle installazioni floreali.
La sera ceniamo e passeggiamo dall’Hotel fino a Place des Artes.
Zona piena di locali e attività.
Ma purtroppo la cosa che mi ha colpito in negativo di Montreal è la quantità di Homeless, di persone ‘allucinate’ o ubriache per strada. Anche la pulizia della città, ad ogni angolo gruppi di senzatetto che urinavano, mangiavano per strada, mezzi nudi, imprecavano o parlavano di soli.
Ecco, questo non me lo sarei aspettata.
E questo mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca su questa città, o almeno su quel poco di città che ho visitato.


06.08.2025


Oggi è una tappa di spostamento, il che prevede un po’ di tratte in auto.
Quindi abbiamo deciso di fare una sosta a Trois-Riviere.
Trois-Rivières è una città canadese, situata sulla riva nord del fiume San Lorenzo alla foce del fiume Saint-Maurice, nel cuore del Québec.
Una piacevole sorpresa!
Una passeggiata lungo la strada principale fino al fiume San Lorenzo, aria fresca, gente sorridente, pulita..perfetta!


Una pausa pranza resa amara poi dalla sorpresa trovata al ritorno al parcheggio!
Beh, in Canada sono molto fiscali sui parcheggi e noi ci troviamo una bella multa.
Anche se non capiamo il motivo, l’auto perfettamente parcheggiata nelle strisce, il tagliando del parcheggio pagato ed esposto, e assolutamente ancora il parcheggio non scaduto.
Quindi perchè la multa?
Cerchiamo di capire, ma non vediamo nulla.
Dopo un po’ che per strada ci vedono ormeggiare per venirne a capo, si avvicina un signore e ci indica un cartello ‘temporaneo’, messo in terra a fianco ad paletto di metallo coperto dalle sterpaglie che indica che qui oggi non si poteva parcheggiare!!!
Decisamente nascosto!
Quindi, oltre il danno la beffa. La multa e pagato anche il parcheggio!


Va beh, un po’ nervosi si continua verso Quebec city attraverso lunghe autostrade verdeggianti in mezzo al nulla piene di cantieri, ma che scorrevano senza problemi.
E finalmente arriviamo!
L’hotel è leggermente fuori dal centro, ma la zona è tranquilla e la sera ne approfittiamo per una passeggiata e una cena in un pub locale.

07.08.2025

Spostiamo l’auto, 10 minuti di macchina e parcheggiamo in centro.
Da qui è subito tutto bellissimo.

Anche qui, arriviamo il mattino presto, tanto che i locali dovevano ancora prima e stavano sistemando fuori i tavoli all'aperto, ma in vacanza, noi siamo mattinieri!
Una città che non ti aspetti, davvero quella che più mi ha impressionato di quelle che ho viste qui in Canada.
Una città piene di colori, di feste, di gente.
Scalini, palazzi, negozi, profumi e scalini. Tutto insieme ma non in modo caotico, in modo bello.
Tutto pulito, tutti gentili e sorridenti.
Una città che ti mette di buon umore da vedere a piedi, da vedere ogni angolo!
Old Quebec, Terrasse Dufferin, Château Frontenac​, Rue du Petit-Champlain​, Place Royale​, La Fresque, etc!!


Ci stiamo tutta la mattina, mentre il pomeriggio ci dirigiamo verso le cascate di Montmorency.
Le cascate, con un’altezza di 83 metri (più alte delle cascate del Niagara!) sono meravigliose.
Per arrivare in alto si devono fare 487 scalini tramite una scalinata in legno sulla fiancata.
Io purtroppo, non so perché, cammino senza problemi ma dopo 10 scalini sono senza fiato, quindi rinuncio in partenza.
Ettore si impunta che vuole salire. E così fa: sale con il papà e le sorelle. E mi stupisce davvero. Non avrei creduto che ce l’avrebbe fatta. E tutto con delle infradito.

Inoltre, all’apice della cascata c’è una zip line che passa sopra il muro d’acqua ed Eva, ovviamente, non vede l’ora di farla!
E io me la guardo dal basso mentre divertita e imbracata si lancia nel vuoto attaccata ad un cavo!

08.08.2025

Oggi ci aspetta lo spostamento in auto più lungo, direzione? Parc Omega!

Cerchiamo di spezzare il viaggio con una tappa lunga la tratta per pausa pranzo a Terrebonne, ma il viaggio è comunque impegnativo.
E a Massimo guidare, dopo aver fatto anche la scalinata il giorno prima e il volo qualche giorno prima, la schiena inizia a fare capricci in modo importante.
Si, lo siamo, siamo due catorci!
Ma finalmente arriviamo.
E che dire… sono senza parole!
Volevo prenotare la notte allo Chalet dei lupi, ma era solo per 4 persone, quindi ho dovuto prenotare il Lodge des Loups. Quello assegnato a noi era il Boreal.


Una casetta in legno su due piani, con vetrate enormi sul bosco, immersa nel bosco, completamente a nostra disposizione. Si vedono uccelli di ogni tipo, uno azzurro bellissimo. E anche scoiattoli.
Un sogno.
Ettore, in evidente stato di ipereccitazione, inizia a girare scalzo per tutta la casa urlando di gioia.
E non è ancora finita. Alle 17.30 ci accompagnano a vedere il feeding degli orsi (danno da mangiare agli orsi), in particolare all’Orso nero, simbolo del Canada.

Mamma mia, sono animali meravigliosi e vederli così da vicino fa impressione!
Ormai stanchi, la sera decidiamo di mangiare a casa e, da buoni italiani, ci cuciniamo una pasta e ci mettiamo a giocare a carte.
Ci avevano detto che si sarebbero visti dei lupi dalle vetrate nella notte, ma avviso i bimbi, che essendo animali, non era una certezza. Non volevo deluderli.
Ma improvvisamente, al calare della notte, un bellissimo lupo artico appare davanti alla vetrata. Poi due, poi tre.
Poi vanno via, ogni tanto riappaiono. Una meraviglia.
Ci sediamo in terra a vedere la vetrata nella notte, come se fosse un maxi schermo, attendendo e gioendo ogni volta che ne appare uno. I miei figli hanno visto anche le lucciole, che non vedevo da quando ero bambina!
Finalmente decidiamo di andare a dormire in quel posto magico.


E altra magia… nella notte veniamo svegliati dagli ululati del branco (e anche dall’ululato di probabili lupetti) che ululano tutti insieme!!
Una sensazione unica!
Forse non ho mai dormito prima d’ora in posto così magico!!

09.08.2025


Oggi visitiamo il parco (Parc Omega) e dobbiamo lasciare il lodge.
Ettore non vuole andarsene!

Alla fine lo convinciamo giusto perchè ci accompagnano a vedere il feeding dei lupi ma è triste. Si è innamorato di quel posto.
Ma basta poco che torna il sorriso.
Un sacco di lupi, bianchi, grigi, neri e argentei si avvicinano per mangiare, giocano tra loro e si fanno ammirare in tutto il loro affascinante splendore.
Poi ci mettiamo in macchina per iniziare il tour.
Il parco si visita quasi interamente in auto, a parte due soste in cui è permesso scendere e visitare alcune zone.
Prima di arrivare ci era stato suggerito di comprare carote, l’unico cibo consentito da dare agli animali (non a tutti, solo a quelli indicati).


E non facciamo in tempo ad entrare che alci e cerbiatti accorrono a bordo auto, anzi, dentro l’auto a chiederci le nostre carote!
I bimbi sono al settimo cielo. Ettore un misto tra paura e stupore, ma la paura passa presto.
Nel parco ci sono anche Bisonti, volpi, orsi, procioni, cani della prateria, capre, stambecchi e molti altri animali.
Ettore purtoppo non è riuscito a vedere il procione e c’è rimasto un po’ male, ma per il resto, un parco bellissimo e molto curato!

E nel tardo pomeriggio facciamo rotta verso Ottawa, la capitale del Canada dove la sera ci attendono fuochi d’artificio davanti a Parliament Hill che a detto di mio marito e di Diana ed Eva erano bellissimi! Io non li ho visti perchè …Ettore era stanco! E va beh!



10.08.2025

Anche qui ci alziamo presto, anche perchè a differenza delle altre città, qui è davvero troppo caldo.

Ottawa. La capitale.
Ne approfittiamo per girarla al mattino ed è davvero molto British e molto bella.
Il parlamento è in ristrutturazione, ma l’esterno è stupendo.
E lo stesso gli edifici circostanti.
Purtoppo il cado è devastante, cosa che non mi sarei mai aspettata. Si passano i 34 gradi e c’è molta umidità, quindi nel primo pomeriggio ci rifugiamo in Hotel.


Dopo pranzo io e Diana invece decidiamo di andare a visitare il museo di storia Naturale Canadese, molto molto carino e sopratutto …fresco 🙂
E dopo una cena fugace, torniamo a dormire in attesa dell’indomani per dirigerci verso Gananoque.

11.08.2025

Gananoque è un piccolo paesino nell’Ontario. Abbiamo scelto di fare una tappa qui per fare una mini crociera delle 1000 isole, le Thousand Island. Isolotti sul fiume che segna il confine tra Usa e Canada.

Crociera di un’oretta che ci ha permesso di vedere questi isolotti che sembrano quasi finti, e invece sono pure abitati!
Premetto che anche Gananoque è molto molto carino come paesino, ma dopo la mini crociera abbiamo scelto di andare un pò più avanti e pranzare a The Whistling duck, a Brighton. Un localino con un patio sul lago, personale gentilissimo e cibo ottimo. Ma sopratutto la vista sul lago meravigliosa e rilassante.
E infine dopo pranzo ci siamo diretti verso Oshawa come punto intermedio per la tappa del giorno dopo. E in realtà mi spiace, ma Oshawa … non c’è propio nulla. Per fortuna ci abbiamo fatto solo la notte.

12.08.2025

Colazione e si parte.
Ma con una piccola sosta a prenderci un gelato a Burlintong, un’altra piccola e bellissima cittadina sul lago Ontario.

Oggi prima tappa a Pelham, con visita guidata alla White Meadows farm, una fabbrica che produce sciroppo d’acero.
Ma prima, visto che è presto, andiamo a vedere l’acero più longevo del Canada, il Comfort Maple, con un'età che si aggira tra i 450 e i 500 anni. E a me sembrano tanti i miei 50!!!
Successivamente raggiungiamo la farm e iniziamo il tour insieme ad altre due/famiglie.
La nostra guida è un ragazzo di 29 anni, Luc, canadese, che lavora all’interno dell’azienda di famiglia da generazioni e quando parla del suo lavoro e delle varie fasi della produzione dello sciroppo d’acero quasi si commuovo, tante traspare la sua passione per il suo lavoro.
Il tour inizia in una stanza dove c’è un bruciatore e ci vengono spiegate tutte la fasi della lavorazione. Ovviamente il tour è in inglese, ma facilmente comprensibile.
Poi ci fanno salire sul trattore e Luc ci porta nel bosco d'acero: un bosco naturale e spontaneo. Qui ci spiega tutte le fasi dell’estrazione del succo dall’albero con minuzia di particolari. Anche i bimbi sono molto rapiti dal racconto.


E infine ci racconta, che in inverno, è abitudine, quando fa freddo e sono nei boschi, farsi le caramelle chiamate Maple taffy. Lo sciroppo d’acero viene messo in un secchio di ferro e fatto bollire, quando è molto denso si versa sulla neve e si solidifica e si mangia arrotolata su un bastoncino.
Noi siamo andati ad agosto, ma sono riusciti a farcelo comunque assaggiare. Hanno fatto bollire lo sciroppo e hanno preparato un contenitore con del ghiaccio finemente tritato (come neve) e ci hanno versato sopra questo liquido denso.

Poi hanno dato ad ognuno di noi un bastoncino di legno e ce l’hanno fatto provare!!
E per finire abbiamo scelto di provare una degustazione con le lavorazioni con lo sciroppo d’acero sia dolci che salate, e devo dire che erano davvero ottime!
Consiglio davvero questa visita!!
Ormai stanchi e felici ci dirigiamo verso al nostra destinazione per la sera: Niagara Falls.
I bimbi erano cotti e accaldati, ma arrivati a Niagara hanno visto una ‘Las Vegas’ candase!
Appena arrivati, io volevo vedere le cascate, i miei figli volevano vedere le numerose attrazioni che ci sono. E’ un luna park gigante.


Ammetto, che ho apprezzato davvero tantissimo le cascate del Niagara, una vista mozzafiato.
Si vedeva sia il lato Statunitense, che il lato Canadese. E di sera illuminate davvero magiche.
Quello che non è mi è piaciuto forse è tutto questo luna park intorno.
Bello per i bimbi, ma forse in un lugo così naturale, ho quasi visto una deturpazione del territorio..avrei preferito che ci fosse più natura intorno.
In ogni caso non mi lamento, uno spettacolo unico!
La sera, dopo aver fatto qualche attrazione per i bimbi e aver cenato in un posto bellissimo, siamo andati a vedere i fuochi.
Come dicevo, l’illuminazione sulle cascate bellissima. I fuochi…così così. Durati pochissimi minuti, mi aspettavo qualcosa di più. Belli in ogni caso.

E dopo i fuochi ancora qualche gioco per i bimbi, mentre io e mio marito eravamo cotti e stravolti (a Massimino è venuta pure la congiuntivite!)
Finalmente andiamo a dormire.




13.08.2025


E finalmente arriviamo alla tappa clou del mio viaggio. Io volevo vedere le cascate del Niagara, le volevo di giorno, le volevo vedere da vicino!


E oggi ci andiamo dentro!
Il tempo oggi non è bellissimo, la notte ha piovuto e fuori è ancora coperto. Ma fa caldo.
Alle 9 siamo già in coda e con il biglietto fatto e dopo poco saliamo sul battello.
Ci danno a tutti un poncho impermeabile rosso che dobbiamo indossare.
L’imbarcazione è piena di gente, noi saliamo di sopra e la vista è ottima.
E piano piano si muove e si avvicina prima alla cascata lato americano e poi dentro quella canadese. Man mano che ci avviciniamo non capiamo se ha iniziato a piovere in modo pesante o se siamo stati letteralmente inzuppati dalla cascata! Un muro d’acqua imponente.


E siamo felici. Zuppi, felici e sorridenti!
Passiamo il resto della giornata tra passeggiate, colazione e spensieratezza.
Al pomeriggio ci dirigiamo infine verso l’ultima tappa: Toronto!


14.08.2025

Abbiamo scelto l’hotel vicino all’aeroporto e abbiamo raggiunto quindi Toronto con i mezzi.

Prima lo shuttle, poi l’UP Express (treno veloce dall’aeroporto) verso la Union Station.
Avendo solo un giorno a disposizione, e avendo anche accumulato parecchia stanchezza nei giorni prima, ammetto che non abbiamo visto molto.
Ma quel che ho visto mi è piaciuto tantissimo. Una città ordinata, abbastanza pulita e onestamente neppure troppo caotica.
Abbiamo deciso di girarla un po’ a piedi, senza un itinerario preciso. Dalla Union station siamo andati verso la CN Tower, che abbiamo visto solo da fuori. Poi verso il centro d’affari dove c’erano tutte le grandi aziende come Google, PWC, Deloitte, etc. Una tappa molto interessante a St. Lowrence market, poi verso il municipio con l’iconica scritta Toronto e infine Grafitty Alley.


Avrei voluto vedere anche il Royal Ontario o il distillery district, ma non ce la facevamo più.
Forse per Toronto ci sarebbero voluti almeno 3 o 4 giorni da dedicarci interamente.
Ah! Dimenticavo!! Passeggiando così tra le vie di Toronto ci siamo imbattutti nel Wonder Cafè! Un dog & cat caffè, dove si può passare un’ora immersi in una stanza di soli cani o soli gatti e si possono coccolare! E ovviamente i miei figli l’hanno voluto provare 🙂e ne sono usciti felicissimi!

15.08.2025

Finalmente oggi si rientra!
Lo ammetto, un po’ tutti abbiamo voglia di tornare a casa.
Il volo è alle 18.20.
Ricordo che Air Canada me ne aveva proposto uno alle 17 in fase di prenotazione, ma scegliemmo questo perché costava meno (anche se era operato da Lufthansa).
E mai scelta fu più azzeccata. Perchè il 15 agosto Air Canada ha deciso di iniziare uno sciopero e ha cancellato più di 600 voli, compreso quello che avremmo dovuto prendere!
Quindi, il fatto di avere un volo Lufthansa, ci ha permesso di rientrare, seppure con notevole ritardo e facendoci perdere la coincidenza a Francoforte.
Ma alla fine siamo a casa felici e pieni di ricordi, con due felpe lasciate da qualche parte in Canada









venerdì 4 luglio 2025

50 anni

 50 anni ...già......di cose ne sono successe.

(post lungo..50 anni non si possono riassumere in due parole!)
Ero una bambina, in una famiglia felice.
Ricordo la mia infanzia passata al mare con quel pazzo di mio fratello (in senso buono!), con i cugini, zii e nonni e amici.
Sono cresciuta ascoltando "Gimmi Five" di Jovanotti, il "Gioca Jouer" di Cecchetto, "Noi ragazzi di oggi" di Luis Miguel (unico concerto della mia vita!).
Guardavo la pubblicità dei Levis' con Nick Kamen, del Cuore di panna della Algida e della casetta del Mulino Bianco.
I miei cartoni animati erano Georgie, Pollon, Hallo Spank e l'uomo Tigre, rigorosamente alle 4 su Italia1 con BimBumBam!
Ricordo il mare.
Il profumo del mare.
Le passeggiate con la Azzu dopo scuola con la sabbia nei piedi.
Adoravo quella sensazione.
Ricordo la mia mamma, con il suo negozio di parrucchiera, la sua personalità stravagante e un po' matta che l'ha sempre caratterizzata e la sua passione per quel lavoro che poi ha trasmesso a mio fratello.
Ricordo che per me avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Ricordo i lunedì che mi portava con lei ai corsi e alla manifestazioni, o in primavera al Cosmoprof o semplicemente a fare shopping.
Ricordo mio babbo che per farmi studiare lavorava anche la domenica sotto il sole cocente o sotto la pioggia e poi si addormentava al tavolo, con la testa appoggiata sulla braccia incrociate.
Ricordo le domeniche al fiume Magra a pescare e fare il pic nic con i nonni, o in pineta; i tavolini di plastica, il karkadè di mia zia e quelle scomode seggioline pieghevoli!
Poi sono cresciuta un po'.
Chissà per quale motivo quel posto iniziava a starmi stretto, nonostante non ci fosse nulla che mi mancasse.
Avevo voglia di capire cosa c'era fuori casa.
E allora, ho iniziato a studiare.
Ho iniziato a vivere a Pisa, dove


tra l'altro ho conosciuto il mio Massimo e da questo momento la mia storia è diventata la nostra.
Ah.. ricordo le nostre serate con le cassette prese da blockbuster e il gelato Haagen dazs!
Poi all'Università, uno dei periodi più belli della mia vita, ho conosciuto degli amici che sono diventati come fratelli (ancora oggi!);
Ho conosciuto una città piccola e accogliente, che mi piaceva tanto.
Ho imparato a vivere da sola, io! Che non sapevo prendere neppure un autobus o farmi una pasta! Ma mi sono svegliata!
Una volta laureata, dopo neppure 20 giorni, ho subito trovato lavoro e - senza pensarci due volte - mi sono trasferita a Milano.
Un salto nel buio ma che mi ha fatto assaporare l'indipendenza.
Per lavoro ho iniziato pure a viaggiare, cosa che avevo tanto desiderato e voluto.
E non mi posso lamentare, ho visto e ho lavorato in posti bellissimi: Parigi, Atene, Dublino, Londra, Amsterdam, Roma.
Ma continuavo a sentire la mancanza di qualcosa.
Avevo assaporato la libertà, avevo assaporato il lavoro e i viaggi, ma ora volevo una famiglia mia.
E così abbiamo fatto, con Massimino.
Abbiamo costruito piano piano una famiglia, con Diana, Eva ed Ettore.
Dopo l'arrivo di Ettore ho deciso di lasciare il lavoro, i miei figli crescevano solo con la tata (bravissima) ma io non li vedevo crescere e stavo male.
Il lavoro non era più compatibile con il mio desiderio di famiglia (e diciamolo, lo smart working non esisteva ancora e il part time mi era stato negato).
Ma questa cosa non è stata un problema, sempre con Massimino al mio fianco, ne abbiamo parlato e io deciso di seguire i nostri tre bimbetti e al momento non ho nessun rimpianto.
E oggi siamo qui.
50 anni, di cui 30 con Massimino al mio fianco.
Fa' un impressione come numero.
Sono felice? Si.
Tra alti e bassi, come tutti. Ma sono felice.
Ho i miei momenti di sclero, ma va bene così.
La cosa che mi manca di più? Mia mamma che se n'è dovuta andare prematuramente.
Mi manca come Mamma, mi manca come Nonna, mi manca come Confidente.
Ma ancora le parlo.
E mi manca il mare....ma a quello, si può ancora porre rimedio.

giovedì 4 luglio 2024

Ansia di mamma!

 E' inutile che faccio finta di niente, è inutile che sorrido e sembro forte.

Ieri, appena mi sono allontanata da voi, all'aeroporto la lacrima è scesa.
Sono scappata ancora prima che faceste il check-in. 
Vi ho affidate alla prof e sono venuta via.
Ettore non era in formissima e alla fine l'ho usato un po' come scusa per venire via prima, volutamente.

Si, perchè se mi fossi fermata, forse mi avreste visto piangere.
So che è stupido. So che per voi è un'esperienza unica.
Ma ...ammettiamolo.. per me è pesante.
E a me la lacrima è scesa.
Due settimane senza le mie bimbe.
So qui che continuo a pensare "oddio, se Eva perde la dichiarazione di accompagno, come rientra in Italia?"
"Se perdono i documenti?"
"E se rompono il pc?"
"E se la sera hanno una crisi di 'mammite'???"
"E se... !"


E poi cerco di rilassarmi e mi dico che 'loro POSSONO FARCELA'.
Loro sono in gamba.
Loro se la sanno cavare.
Loro sono OK!

E che forse ... la crisi di Mammite.. l'avrò io e non loro.
E che alla fine, tutto questo davvero servirà a LORO a crescere.
E non parlo dell'inglese.
Certo, spero che questa esperienza le aiuti ad apprendere meglio una lingua.
Ma soprattutto, che insegni a LORO ad assaporare la libertà, la bellezza di viaggiare, di scoprire nuove culture, nuovi paesi.
A scoprire lo spirito di adattamento, le delusioni, le gioie, nuove amici, nuovi posti, nuovi cibi.
Insomma... a vivere!
E poi vi sento al telefono questa sera felici e svampite come sempre! 
Quindi ingoio la mia ansia, cerco di nascondere la mia paura, sorrido pensando a voi, e va bene così.
Godetevi la vostra vacanza !

giovedì 23 maggio 2024

Come sulle montagne russe!

 



"Bip Bip Bip!".
Con una mano spengo la sveglia e so che inizia una dura giornata.
Anche oggi non so come reagirai.

Ti guardo, ti do un bacio e butto giù le gambe dal letto

"Tu dormi ancora qualche minuto" - ti sussurro.

Mi alzo, dò il buongiorno al papà, poi passo in camera di Diana e infine da Eva.

Vado in cucina, iniziamo a fare colazione con la testa che vaga e l'ansia che inizia ad insediarsi con pensieri '..chissà se oggi Ettore andrà, chissà quante crisi o se sarà una buona giornata'.

Non ho mai amato le giostre adrenaliniche.
Eppure da quando ci sei tu mi sento ogni giorno in bilico, sul filo del rasoio... sulle montagne russe!

Mi alzo il mattino e non so mai cosa aspettarmi. 
MAI.

Finalmente ti sveglio, ti vesti ed è arrivato il momento di andare in macchina.

"Mamma inizio a stare male."
Il respiro inizia a farsi affannoso.
"Ho la naus.. Ho la nause... Ho la nausea!"
Io cerco di recuperare tutta la mia calma e minimizzo "Dai Ettore, apri un po' il vetro, ora passa!"

Dentro di me mi sento morire, ma non posso farglielo vedere.
Dopo un viaggio che sembra durare un'eternità arriviamo a scuola, ti prendo lo zaino ed entri.
E ora devo solo aspettare. Sperare che tu stia bene. 
Perchè so che poi ti passa, lo so! O almeno, quasi sempre.
Purtroppo.
Se squilla il telefono ho sempre il timore che sia la scuola a chiamarmi perché non sei riuscito a gestirlo. 
So che quando succede stai male, un male pesante, che ti attanaglia da dentro, che ti consuma e ti stanca. 
Un odio e un rifiuto totale per tutto quello che apparentemente ti crea fatica, come la scuola, le regole, il non avere ragione su qualcosa.

E poi invece ogni tanto esce il sole dopo tante giornate burrascose.

E quel sole è un messaggio da parte della scuola, dove ti dicono che oggi va tutto alla grandissima!
Dove ti dicono che oggi sei di buon umore e che stai esponendo il lavoro di storia, che sei sorridente e sereno!

E allora finalmente mi rilasso anch'io. Almeno fino alle 16.30 o fino al prossimo squillo del cellulare!

Con te, al confronto,  le montagne russe sono una piacevole ninna nanna!

domenica 19 maggio 2024

Una serata come tante..



 "Cia Cia Cia! Piu PIu Piu!"

"Ettore ti prego basta, smetti
la di fare rumore!
" - imploro appoggiando stancamente la testa sulla mano
Ettore si gira, mi guarda un po' e ricomincia.
"Cia Cia Cia!
Piu PIu Piu!"
"Ettore Basta! Non ne posso più!"
Con il volto imbronciato, si gira e prende le stampelle della sorella e inizia a correre per casa, schivando il cane e il gatto che giocano sul tappeto della sala.
"Mammaaa.... Ettore mi ha preso le stampelle!"
"Ettore, ti prego basta. Lavati le mani e vieni a cena, chiama anche Eva e papà".
Ettore lancia malamente le stampelle verso il divano, Diana le afferra e zoppicando arriva a tavola.
"Ettore fuori dalla mia camera!" - urla Eva.
E così via.
Ogni sera. Ogni mattina.
Si stuzzicano, si cercano, litigano e ricominciano.
In questa casa è un continuo urlare, rincorrersi, cercare di mettere pace tra fratelli, cercare un po' di silenzio.
Ripenso spesso ai primi tempi che stavo con mio marito, io e lui.
Riuscivamo a farci una cena tranquilla e magari guardarci un film comodamente accoccolati sul divano gustandoci magari una grappa.
Ora è praticamente impossibile.
Il rumore e la frenesia ci hanno rubato ogni attimo di tranquillità.
Ma a volte penso che prima o poi tutto questo finirà e sicuramente rimpiangerò questi momenti.
E quindi..godiamoci il rumore giorno per giorno e tutto quello che la mia famiglia numerosa mi regala quotidianamente!

sabato 16 ottobre 2021

Il tempo continua a scorrere

 E' un po' non aggiorno il mio blog.

Se penso che questo blog è nato come mio sfogo..
I bimbi sono cresciuti, tra mille ansie, mille problemi e mille errori.
Loro e miei.
MI sarebbe piaciuto avere la presenza dei nonni come supporto alla loro educazione, ma purtroppo la natura e la distanza hanno voluto diversamente. 
E voi siete cresciuti. Solo con me e papà.
Avremmo potuto fare meglio? Sicuramente.
Ma noi ci abbiamo messo tutto l'amore e l'impegno di cui eravamo capaci.
Siamo qui, con voi decisamente più grandi.

E ora ci troviamo di fronte ad un'altra importante scelta. 
Il liceo.. o comunque la scuola che dovrebbe mettere le basi per il tuo futuro.
Mi riferisco a te, piccola Diana. 
Ormai sei alta quanto la mamma. Ma sei ancora la mia bambina indifesa.
Non hai ancora le idee molte chiare. 
Il "tuo mondo" non ti ha mai abbandonato, ed è ancora il tuo rifugio sicuro.
Ultimamente si è solo arricchito con la musica. Quella ti dà sicurezza, tranquillità.
Ma sei sempre così...indecifrabile!

E poi ci sei tu piccola e fragile Eva, sei già arrivata in prima media con le tue debolezze e le tue crisi di rabbia, con il tuo umore ballerino. 
Con il tuo essere euforica fino all'eccesso, mai ferma ma sempre molto attenta agli altri. 
A volte pure troppo e spesso gli altri non gradiscono questa tua esuberanza e voglia di aiutarli, quante volte ti dico di farti i fatti tuoi? :) 
Mi ricordo sempre, quando eri bambina, mi dicevano "Si calmerà... crescendo. Vedrai!" . 
Sto ancora aspettando. 
Scherzi a parte, non mi interessa farti calmare, ma semplicemente vederti sorridere.

E infine tu, piccolo Ettore. 
Come ti ha definito un'amica "Principe Randagio". 
Quanto amo questa definizione, ti rispecchia in pieno. 
Ancora non ti ho capito bene, so solo che hai un cuore decisamente buono. 
Ti commuovi se un albero perde le foglie e lo abbracci appena puoi; hai pianto vedendo un albero caduto. 
Ma sei anche un terremoto spesso arrabbiato. 
Anche con gli amici sembri esuberante, ma fai fatica a farti accettare. 
Ti arrabbi quando non riesci a fare le cose, ti arrabbi con la scuola, con le regole, dici spesso che non capisci e dai di matto. 
Ma secondo me basta trovare la chiave giusta per te e anche tu smetterai di provare questo fastidioso sentimento e inizierai a sorridere. 
Ultimamente piccoli passetti avanti li stiamo facendo. 

E il tempo continua a scorrere. 
Continua a scorrere imperterrito.
E tra qualche anno sarò ancora qui a fare bilanci...














lunedì 8 marzo 2021

Una cosa l'ho imparata

 Una cosa dalla vita l'ho imparata.

Una donna, non deve dimostrare niente agli altri, deve essere solo felice.

Si può essere donna e avere il desiderio di avere una carriera e lavorare,
ma si può essere donna anche volendo stare a casa con i figli.
Si può essere donna non avendo il desiderio di avere figli,
ma si può essere donna anche volendo fare il meccanico di formula 1.
Si può essere donna facendo la casalinga,
ma si può essere donna anche facendo il capitano di marina.
L'essere donna non si identifica con quello che si fa,
ma con quello che si è.
E nessuno si può permettere di giudicare queste scelte.
Io me ne sono resa conto negli anni e mai scelte mi hanno reso più felice di quelle che fatto.
Non per questo mi sento meno indipendente o emancipata.
Sono una donna libera di scegliere,
con un marito che rispetta le mie scelte
e soprattutto rispetta me.
E io lui, qualsiasi siano le sue scelte.

Perché noi siamo persone, a prescindere dall'essere donna o dall'essere uomo.


#chidicedonna 
#donna
#sceltalibera
#women #freedom