Girando in rete qualche giorno fa ho travato queste regole che
spiegano il concetto di proprietà così come è interpretato dai bambini.
“se mi piace è mio
se riesco a portarlo via, è
mio
se ce l'avevo fino a poco fa,
è mio
se è mio non deve MAI, in
alcuno modo, sembrare tuo
se sembra mio, è mio
se è tuo e io te lo rubo, è
mio
se, secondo me è mio, è mio
se è rotto...e' tuo!!!
”
Lo ammetto mi ha fatto molto sorridere, però, quanto è vero!
Non è semplice spiegare il concetto di proprietà e di condivisione
ai bambini.
Qualche giorno fa Diana era seduta sul dondolo in terrazza. Abbiamo
provato a sederci anche io ed Eva, e lei ci cacciava via, dicendo ‘E’ Tutto mio!!’
‘ E la mamma, dove si siede?’ – chiedevo. ‘Eh mamma, comprane un
altro!!!’
A parer loro, è sempre tutto loro e il problema si accentua quando
si trovano con altri bambini, spesso facendo nascere conflitti o capricci
furiosi.
E dentro la propria casa ancora di più! Un po’ come i gatti o i cani,
se è casa di altri è più brava e riesce a giocare con gli altri in modo più o
meno civile, ma se è a casa sua, quello è il suo territorio e li ci sono i SUOI
giochi! Appena un bambino tocca i SUOI giocattoli, sono lacrime!
Lo vedo spesso anche con la sorellina, quando Diana vede qualcosa in
mano sua, improvvisamente suscita il suo interesse e diventa suo.
Appena la piccolina prende una cosa qualsiasi, lei si avvicina,
glielo prende è urla ‘E’ MIO!’
Lo ammetto, spiegare il concetto di proprietà ad un bambino non è proprio
semplice, ma con un po’ di sforzo qualche risultato si ottiene. Con fatica, ma
qualcosa si ottiene.
‘Se Eva, la tua sorellina, ha una cosa che tu vuoi, non puoi
prendergliela senza motivo.’
‘Diana, vai tra i tuoi giochini, prendine uno che a lei può piacere
e proponi uno scambio con quello che ha lei. Se anche a lei va bene, allora
sarete entrambe felici.’
Incredibile! Funziona J
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