mercoledì 18 settembre 2019

Il primo giorno, prima media..

Sembra ieri che ero solo una bambina.
Giocavo spensierata e felice.
E ora improvvisamente mi ritrovo qui, di fronte ad una nuova scuola, piena di bambini. Anzi, ragazzini, altrimenti si offendono!
E ti tengo la mano, ma non perché tu hai paura.
Perché ce l'ho io.
Perché oggi inizi un nuovo capitolo della tua vita:
scuola nuova, amici nuovi, paese nuovo.
Eppure tu sembri serena.
Sembra che la cosa non ti interessi.
Sei in attesa di entrate come se dovessi prendere una busta di latte al negozio di alimentari, nè più, nè meno.
Nessuna emozione traspare.
Ma forse dentro di te si combattono mille pensieri e paure, o forse sei felice.
Ma a me questo non è dato sapere.
Io questa notte non ho dormito, tu non ti volevi neppure svegliare.
Ma ecco, suona la campana, mi lasci la mano...
in bocca al lupo mia piccola donna!
Ci vediamo all'uscita!
Ora non sono più io la bambina, ma ho accompagnato la mia bambina al suo primo giorno di prima media.

lunedì 25 marzo 2019

E io resto senza fiato ad osservarti


Il tuo corpo sta cambiando.


Le tue forme si stanno leggermente arrotondando.
Stai diventando una piccola donnina.

E io ti guardo crescere e resto senza della fiato.

Non mi capacito di come sia possibile che tutto accada così velocemente.

E anche il tuo caratterino si sta evolvendo. 

Da timida e impacciata sei diventata testarda e sicura, non rinunciando alla tua riservatezza e calma.


Anche se a volte mi sembri ancora una bambina, altre ti vedo testarda, rispondermi come un'adolescente infuriata o avere i tuoi primi sbalzi d'umore.

Inizi a volere i tuoi spazi ed è giusto così.

E io resto senza fiato ad osservarti.

E non smetterò mai di amarti.


venerdì 8 febbraio 2019

La pagella non è un numero.

La pagella non è un numero.


Ma di fatto, quello è.
Un lista di numeri, e un giudizio composto con 4/5 parti di frasi uguali per tutti da mescolare a piacimento.

"No signora, la bambina non ha problemi.
La bambina è curiosa.
E' strano come ce la descriva. Lei ci descrive una bambina iperattiva, con sbalzi di rabbia, distratta.
A scuola non è così." - mi hanno detto.

"A scuola la bimba è curiosa si interessa." - mi hanno detto.
"Piangere per fare i compiti? Eva? Che strano? Qui si applica con molto interesse!" - mi hanno detto.

Alloro pensi che sbagli. 

Pensi di essere la solita mamma apprensiva.

Eppure a casa un disastro, 
pianti per i compiti, 
pianti per i capelli, 
pianti ogni volta che non riesci a fare qualcosa
.

Non riesci a stare ferma, non riesci a tenere l'attenzione più di due minuti.

Però mi dicono che a scuola..Eva non è così.

E poi arrivano le pagelle, quelle che non sono solo un numero.

Eppure quei voti bruciano.

Sopratutto bucia un 5 in pagella in terza elementare, in inglese. 
E altri 6 risicati in altre materie.

Brucia non tanto per il numero. So che mia figlia ha difficoltà.

Brucia perché forse allora... io ci avevo visto bene, mentre qualcun altro... che mi  diceva che mia figlia non ha problemi, forse... boh.

Di fatto, andiamo avanti.

Io non mi punirò mia figlia per quel 5 e per questa pagella così così.

Io e lei faremo squadra e cercheremo un modo per andare avanti.

Per migliorare e dimenticarci di questi brutti numeracci.

Perchè mia figlia è molto più di un numero. MOLTO DI PIU'