mercoledì 21 maggio 2014

Gravidanze a confronto.

Gravidanze a confronto.

Questa per me è la terza gravidanza, ed è proprio vero chi dice che ogni gravidanza è una gravidanza a se.
Mi ricordo la prima gravidanza, avevo 34 anni. Mille ansie, mille paure.
Stavo attenta a tutto, al mangiare, verdure lavate con amuchina, zero alcool, caffè al massimo uno al giorno.
Per paura che la pancia prendesse freddo mio marito mi portava addirittura l’accapatoio quando uscivo dalla doccia!
Controlli ogni 3 settimane dal ginecologo, attenta a sollevare pesi, ogni doloretto saliva un’ansia pazzesca.
In compenso ero in esatasi, rilassata, fisicamente stavo benissimo, pelle bella, nessun fastidio!
Ogni visita veniva mio marito. Eravamo super attenti a tutto.

La seconda un po’ più faticosa, a 36 anni. Ma d’altronde avevo la bimba piccola, Diana aveva poco meno di due anni.
Mi alzavo di notte, la prendevo in braccio, lavoravo e avevo una casa e una bimba da gestire.
Sempre attenta al mangiare, ma uno o due caffè li prendevo, qualche controllo in meno dal ginecologo e un po’ meno ansie.
Il fisico era un po’ più stanco, tanto che gli ultimi periodi facevo fatica a camminare ma nonostante questo mi sono messa a spalare la neve al nono mese con un marito con la spalla operata e la bimba in braccio!  E il giorno che ho partorito, prima ho portato la bimba al nido..

E adesso arriviamo a questa.
Sollevare pesi? Quotidianamente! Prendo in braccio sia la grande che la piccola, sposto panni, casse d’acqua, etc.
La mattina mi alzo, faccio colazione con il papà e  porto le piccole all'asilo.
Alle visite vado da sola. I controlli, uno al mese ..anche ogni due.
Alimentazione? Un po’ di birra ogni tanto la sera, 3 caffè al giorno – a volte …anche 4, verdura lavata ma in modo normale e …mangio il prosciutto crudo! 
Di notte mi alzo quando le piccole mi chiamano, di giorno ho una casa e loro da gestire.
Questa volta i dolori ci sono, la pelle è brutta, le occhiaie ormai fanno parte del mio look, le gambe gonfie. La pancia dura e la fatica a camminare è già presente, ma non per questo corro ogni volta allarmata dal medico.
Ormai so che fa parte di noi, so che il piccolo sta bene perché scalcia come un matto. So che questi acciacchi sono dovuti all’età (ormai …39) e alla stanchezza.

La cosa che però  le accomuna?
La gioia infinita di sapere che metterò al mondo una creatura meravigliosa e che queste gravidanze sono il dono più bello che una donna potesse mai avere in vita sua.
Donare la vita è un miracolo.
E per questo ringrazio anche il papà!


Ho una famiglia meravigliosa 

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