Quante poesie o canzoni, o anche solo riflessioni, ha
ispirato la notte.
Quanto mistero e magia si porta dietro la notte.
Quel buio che ti avvolge e che ti costringe a cercare un po’
di protezione.
Quel buio che non piace neppure ai bambini.
Quel buio rilassante e minaccioso allo stesso tempo.
La notte dovrebbe essere il momento giusto per riposarsi.
La notte dovrebbe essere fatta per dormire.
La notte dovrebbe farti fare sogni fantastici e far navigare
la mente in posti meravigliosi.
Invece, spesso, quando la testa scoppia e mille pensieri si
attanagliano per farsi sentire in modo confuso, si allineano e si
materializzano solo di notte.
E ti tengono sveglia.
Sdraiata sul letto, avvolta dal silenzio della casa e dal
respiro della tua famiglia che dorme lì poco distante. Tu sei sveglia a riflettere.
A cercare di organizzare la giornata successiva, a cercare
di capire come rimediare agli errori e a trovare soluzioni a problemi
impossibili.
Tutto questo di notte.
Quando invece basterebbe chiudere gli occhi, staccare un attimo
la mente e lasciarsi andare.
Il nuovo giorno arriverà comunque e il sole sorgerà lo
stesso, i problemi troveranno una soluzione e il tutto andrà al suo posto.
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