Che fare il genitore sarebbe stato un difficile
compito lo immaginavo e ora ne ho quasi la certezza.
Le piccole crescono e inizio a farmi le prime domande importanti:
- la scuola dove va è quella adatta a lei?
- le dovrei far fare qualche attività?
- le bimbe saranno felici?
- cosa vorranno fare da grandi?
- riuscirò a renderle felici e realizzate?
- ...
Chissà...
Si sente spesso di ragazzi o adulti che si
lamentano dei genitori che hanno avuto, del fatto che non hanno ricevuto
abbastanza amore o che, secondo loro, non hanno saputo fare bene il loro
'compito'.
Si legge di storie di ragazzini abbandonati, segregati, oppressi,
incompresi, non amati, amati troppo o amati nel modo sbagliato.
Ma, come si fa ad esser un buon genitore?
Credo che
a questa domanda nessuno mi possa rispondere.
Come si fa a dare loro amore per non farli piangere
e, allo stesso modo, imporsi per dar loro un po' d'educazione e qualche
regola?
Dov'è il giusto compresso?
Chissà...
Saremo in grado di passare l'amore che proviamo per
i nostri figli a loro stessi? O comunque quello che faremo, sarà in qualche modo
sbagliato?
Chissà...
Già, non è affatto facile.
Io e mio marito siamo veramente opposti. Discutiamo
quasi ogni giorno sul modo di educare, sul modo di amare.
Lui super rigido, io super tenera. Lui a modo suo,
io a modo mio. Poi, a volte poi si scopre che ha
ragione lui, a volte io.
Ma i bimbi?
Loro che possono fare se noi
sbagliamo?
Sono le nostre piccole 'cavie' su cui noi
sperimentiamo il nostro ruolo di genitori? E se falliamo? Che succede se non
riusciamo bene in questo difficile compito?
Piccole mie, aiutatemi a rendermi questo compito un po' più semplice, nel dubbio, io ve lo ricordo ogni giorno...vi amo cucciole!
PS: Uff...mamma, babbo, comincio a
capirvi!