Part time: un
lusso che non ho.
Oggi sono un po’
giù.
Si sta
avvicinando sempre più il momento in cui dovrò prendere una decisione:
rientrare al
lavoro o licenziarsi.
Eh già, la scelta
non è facile.
Tutti ovviamente
mi dicono di non licenziarmi.
E ammetto che mi
devo ritenere fortunata ad avere un lavoro e anche buono.
Ma purtroppo è un
full time.
In pratica lascio
i bimbi la mattina alle 8 e se va bene, li rivdo la sera alle 20.
Piango spesso.
Qualsiasi decisione prenderò sarà sbagliata.
Eh, già.
Nessun aiuto.
Nessuno sconto.
O tutto o niente.
Si parla tanto di
conciliazione famiglia-lavoro, ma se chiedi un part time ti ridono in faccia.
“Ah, però se ti
licenzi e ti metti in partita IVA possiamo parlarne…” – questo mi era stato
detto dal precedente capo del personale.
E ammetto che se
fosse ancora valido forse adesso lo farei.
Ma di fatto a
breve la scelta si dovrà fare.
MI licenzio o
full time.
Anzi, tanto perché
vogliono incentivare il lavoro delle donne madri, se ti licenzio entro l’anno
di età del bambino ti danno pure la disoccupazione.
Eh già, ti danno
i soldi se ti licenzi!!!
Invece il part
time no!
Ma dove sono le
politiche di conciliazione lavoro famiglia?
MI sono persa
qualcosa?
Non ti
licenziare. I soldi servono.
E’ vero. I soldi
servono.
Ma chi accompagna
la bimba a ginnastica? O chi l’aiuta a fare i compiti?
Chi vede i primi
passi di tuo figlio?
Chi li vede
crescere?
Non io.
Neppure i nonni.
Neppure i nonni.
Non io , non mio marito.
Già, ma se smetto
di lavorare forse non ci sono i soldi per le attività.
Già ma almeno
stanno con la mamma.
Dov'è la scelta
giusta?
Morire dentro,
rinunciare a vivere, far crescere i tuoi bambini da qualcun altro o vivere con
un po’ di rinunce ma magari felici?
Tutto questo non
ci sarebbe se il part time fosse un diritto…e non un lusso!
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