Oggi osservavo
Ettore.
Osservavo i suoi
primi goffi approcci al gattonamento.
Piano piano. Muove le manine in avanti, poi dondola il
culetto e …osp! Saltella in avanti e poi frana a faccia in giù!
Che buffo!
Ricordo che anche Diana dopo un primo approccio insicuro e tutto suo, con una
gamba piegata all’interno, era partita prestissimo, a soli sette mesi.
Eva invece fin da
piccola ha mostrato il suo carattere. Intorno ai sette mesi e mezzo si è guardata
intorno ed è subito partita senza timori a quattro zampe a sgattaiolare per tutta
la casa.
Chissà se tra
qualche anno mi ricorderò ancora di tutto questo.
Mi ricorderò tra
qualche anno di questi momenti?
MI ricorderò
quando sarò vecchia di quel tuo musetto imbronciato, la testa inclinata e tu
che ti giri e mi dai le spalle per poi tornare e abbracciarmi?
MI ricorderò di
quando tu piccoletto con la tua manina mi dai le pacche contro il mio seno
mentre succhi dolcemente il mio latte.
Oppure quando mi
mordi con il tuo mezzo dentino lasciandomi il segno.
Mi ricorderò di
quando uscita da scuola mi corri incontro per dirmi che la maestra di ha dato
una nota di merito e tu sei tutta felice e paonazza, quasi come fosse Natale?
Oppure quando mi
abbracci prima di dormire e per dirmi che mi vuoi bene anche se sgrido?
Mi ricorderò dei
vostri capricci? Delle vostre urla? Dei vostri abbracci?
Il tempo passa.
Già ricordo a
malapena i vostri primi bagnetti.
Diana appena
toccava l’acqua urlava disperata, Eva ed Ettore invece iniziavano ad agitarsi e
sbattere le manine per fare tanti schizzi.
E quanti sorrisi.
Ricordo con difficoltà
quando tu Diana iniziasti a parlare, con le tue paroline storpiate.
E tu Eva, lo
ammetto, hai iniziato molto tardi a parlare. Erano parole in libertà …ma ora
chi ti ferma più!
Per te Ettore è
presto, tu sei ancora al Ma MMa Ma… Bu Bu o urletti vari.
E quando ti
arrabbi urli forte e chiudi i pugni stizzito!
Mi ricorderò di
quando mi sdraio per terra e voi vi buttate addosso a me?
O sulla schiena
di papà!
O di quando
giocate insieme oppure quando litigate per un giochino come se fosse la vostra unica
ragione di vita!
Ora siete tutti e
tre insieme sul tappeto in sala, a giocare. Ettore tenta di muoversi e tira i
capelli ad Eva. Eva lo tortura. Diana supervisiona amorevolmente mentre si
guarda i suoi cartoni.
Il tempo passa.
Ed ora siete già cresciuti!
Tu Diana, sei già
a scuola, Eva è una piccola super donnina dal carattere forte ma con un animo
dolcissimo ed Ettore è un piccolo principino paccioccoso.
Mi ricorederò di
tutto questo?
Come posso
permettere al tempo di non cancellare questi momenti speciali?