Parliamo di gestione delle emozioni.
Parliamo di Eva, la mia piccolina.
(Ok, non è più la piccola di casa, ma per me è sempre la mia piccolina!)
Lei è sempre molto 'esuberante'. Ha un carattere esagerato, va dal riso isterico al pianto disperato, salta, corre, esplode, non ha pazienza, non sta ferma. Un minuto prima ride, poi si arrabbia, poi ride ancora.
Litiga con la sorellina e poi le fa un regalo.
Ha un'animo decisamente generoso, il mio piccolo uragano.
E' decisamente estremante sensibile.
Anche lei, troppo sensibile.
E oggi eravamo a pranzo. Io nervosa come sempre.
Ettore stai seduto, Diana non giocare con il mangiare, Eva ..mangia!
Ultimamente mangia poco, sempre meno.
Quando esce da scuola è sempre stanca e nervosa, la notte piena di incubi, paura del buio, delle api, della morte, e tante altre.
Lei che ha sempre sfidato tutto!
Va beh, torniamo al pranzo.
Eva mangia! Eva ..ti prego, mangia qualcosa!
Niente, alla fine, dopo aver provato con le buone, dopo aver provato con le minacce, dopo aver provato tutto per farla mangiare, poco prima di togliere il piatto per buttare tutto.. ho avuto la Brillante idea di dire:
- Quando ero piccola, se buttavamo via il cibo, ci ricordavano dei bambini del Biafra che muoiono di fame.
Avevo un sguardo triste e rassegnato. Forse ero semplicente sovrappensiero. Ero distratta.
Diana, la più grande mi guarda e mi chiede perché muoiono di fame, perché non mangiano, chi sono, come possiamo aiutarli.
Io inizio a parlare con lei, a darle spiegazioni.
Non curandomi più di Eva, involontariamente.
Ad un certo punto, mi accorgo che la piccola esplode in un pianto fortissimo, lacrime e singhiozzi! Inizia a tremare, non riesce neppure a parlare.
'Eva che c'è? Che ti succede? Calmati, dimmi che succede!'
Non importa se non mangi il riso, mangiamo qualcos'altro, calmati!
Appena riesce ad aprire bocca, sempre tra i singhiozzi, percepisco le parole
"Sto malissimo per quello che hai detto, io non voglio che quei bambini muoiano di fame, non voglio che muore nessuno!!!"
Mi sono sentita spiazzata, non sapevo che fare!
Non avrei mai pensato ad una reazioni simile.
L'ho abbracciata e solo aspettato che si calmasse.
Piccola patatina mia, non volevo farti soffrire!
http://blogprimaesperienza.blogspot.it/2014/02/e-troppo-sensibile.html
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