Purtroppo ferie già finite, dopo tre
settimane (di cui almeno l’ultima senza nessun intoppo!), oggi già secondo
giorno di lavoro, già piena di impegni tra riunioni e mail, in ansia per il
traffico della città e senza cinque minuti di tempo neppure per fare la spesa.
Il clima è già incredibilmente autunnale,
temperatura mite e un po’ di pioggerella. E devo dire che tutto sommato, a me questo
tempo non dispiace affatto!
Ma questo brusco rientro alla vita
normale già mi mette alla prova.
Convincere le piccole a svegliarsi
al mattino, dopo un mese che le ho convinte che la mattina potevano stare a
letto fino a tardi (con molta fatica siamo riusciti a farle dormire fino alle
9.00 del mattino!), convincerle a vestirsi in fretta per non sforare gli orari,
convincerle a riprendere il ritmo noioso della vita normale non è proprio
facile.
E’ già la seconda mattina che è una
lotta!
‘Diana sveglia!’ – ‘Nooo!!! Vattene,
ancora 5 minuti! Voglio Dormire, non ci voglio andare!’
‘Dai Diana, dobbiamo andare, devo
andare al lavoro’ – ‘Noooo!!! Vattene via, Spengi la luce!’
‘Nanaaaa’ – incalza Eva che tenta
anche lei di buttare giù dal letto la dormigliona.
Ma nulla, non si alza.
Accendo la luce, alzo la tapparella,
provo con le coccole e con le minacce, con la sorellina sul letto che le fa le
pernacchie, provo anche a toglierle la coperta, ma nulla, non si vuole proprio
alzare.
I minuti passano e io inizio ad aver
fretta. Intanto vesto la piccola e mi trucco. E ci riprovo.
Dopo mille peripezie riesco finalmente
a convincerla con un cartone alla TV, e mentre beve il lattuccio ne approfitto per
vestirla e pettinarla.
In qualche modo e dopo un sacco di
tempo siamo finalmente pronte ma decisamente in ritardo!
Le metto in macchina e scappiamo
dalla tata.
In macchina sono abbastanza
tranquille, mi metto alla guida, anche se la piccola continua a borbottare
qualcosa ‘Qui, Qui, api, api’ o qualcosa di simile, e con il ditino punta il
seggiolino dell’auto.
Penso che voglia giocare e comincio
a fare gorgheggi simili ai suoi, d’altronde non parla ancora e non capisco cosa
voleva dirmi.
Fino a quando…
…fino a quando, non faccio una curva
e sento un tonfo ‘Paff!’. Nessun pianto, nessun altro rumore.
Non capisco molto, mi accosto e mi
giro dietro.
Vedo un fagottino bianco che si
muove in terra dietro in macchina e improvvisamente realizzo: è Eva!!!!!! Mi
guarda, ride e con il ditino indica il seggiolino auto da cui è appena caduta.
In pratica, Eva è caduta dal suo
seggiolino, mi sono dimenticata di legarla! Forse voleva dirmi quello!
E questo è solo il secondo giorno di
rientro alla vita normale!
Brivido di paura.... Io sono terrorizzata, non ricordo chi ma una di noi raccontava di una del suo paese schiantata mentre faceva manovra con al bimba in braccio..Clo la lego sempre,anche solo per entrare e uscire dal garage: mai tenuta in braccio, sempre sempre legata, anche a costo di sentirmi dare della maniaca..da tutti! Cmq l'importante è che nn si sia fatta mala. Un abbraccio
RispondiEliminaA me è capitato didimenticare di legare emma, ma fortunatamente non è mai successo nulla! Anche io sono una di quelle che non porta le bimbe in auto se non ci sono i seggiolini....mi sono addirittura bisticciata con mia suocera per questo! ma non cambio idea....basta un attimo di distrazione tua o di qualcun altro, preferisco essere pedante e severa, ma proteggere le mie bambine!
RispondiEliminabaci atti
Solitamente le lego!!! Giuro... :)
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