Sentirsi sole
anche quando si è in mezzo agli altri.
Posso passare una
giornata in ufficio con i colleghi, posso non avere due minuti da dedicare solo
a me, eppure a volte mi sento sola.
Vorrei chiedere a
voi, come fate?
A quelle come me.
Quelle che lavorano full-time, che non escono alle 4 o alle 5.
Quelle che lavorano full-time, che non escono alle 4 o alle 5.
Quelle che non hanno
nessuno.
Quelle che quando
escono dall’ufficio iniziano la vera giornata.
Quelle che di
notte non dormono per accudire le bimbe.
Quelle che quando
arrivano a casa, sono sole con le bimbe.
Quelle che quando
stanno male, non possono stare male.
Quelle che hanno il
marito che è sempre via per lavoro. Oppure c’è, ma non si sa quando arriva.
Quelle che le
bimbe non le ascoltano.
Quelle che devono
combattere ogni momento per farle mangiare, per farsi lavare i denti o semplicemente
per vestirle.
Quelle che non
possono dire mi riposto mezz’ora. Perché sono sole.
Non esiste un
momento di recupero, non esiste ‘ferie’!
Come fate voi?
So benissimo che
non sono l’unica, ho colleghe nella mia stessa situazione, eppure la mattina le
vedo fresche come delle rose.
Qual è il vostro segreto? Vi prego ditelo anche a me!
Qual è il vostro segreto? Vi prego ditelo anche a me!
Non
fraintendetemi, non sto accusando le bimbe, loro sono la mia gioia. Non potrei
fare a meno di loro e se ripenso alla mia vita prima di loro la troverei quasi
noiosa.
Ma a volte sono
stanca.
In casa mi occupo
di tutto: delle bollette, delle scadenze, del 730, dell’IMU, del dentista, dei
vaccini, delle sue scadenze, di tutto!
Mi occupo delle
bimbe al 100%.
Mi sveglio io la
notte.
Mi alzo io il
mattino e sono io che le vesto, le lavo e che faccio tardi al mattino.
Lui esce prima,
lui deve essere presto in ufficio oppure è si è alzato all’alba per prendere un
aereo.
Difficilmente la
sera ceniamo tutti insieme.
O arriva troppo
tardi, o qualche collega lo chiama e lo tiene al telefono più di un’ora. (Ma te
non hai una tua famiglia??!)
Oppure è fuori
per una cena di lavoro.
Oppure è via
qualche giorno per lavoro.
Oppure è casa ma
è al PC che deve lavorare!
Va bene il
lavoro. E’ importante. E lui lo fa con passione.
Non voglio dire
che non è presente. E’ un bravo papà e un marito fantastico.
Però il lavoro lo
travolge. Lo assorbe come una spugna.
Giusto qualche
minuto mi ha detto che il 3 ha una cena di lavoro…il 3 è il mio compleanno, e
neppure se lo ricordava.
Non mi interessa che si ricordi il mio
compleanno, ma lo vorrei un po’ più libero per noi.