martedì 24 settembre 2013

A volte vorrei fermare il tempo.

A volte vorrei fermare il tempo.

Le vedo crescere così in fretta.

Quasi non mi ricordo più di quando erano delle bombolotte rugose e con gli occhietti semichiusi che con la loro manina stringevano a mala pena il mio mignolo.
Mezze pelatine, poco meno di 3kg, e quel profumo tipico dei neonati.

Il tempo passa più velocemente di quanto non si creda.

Sembra ieri che siete nate e ormai giocate da sole a ‘Mamma e figlia’.
Sembra ieri che dormivate nella culletta e adesso ve ne andate all’asilo con il sorriso in volto e non vedete l’ora di scappare.
Dormite nella vostra cameretta, mangiate da sole … insomma siete cresciute, tanto!

A volte vorrei fermare il tempo per godermi tutti i vostri attimi.

Dal vostro sorriso al vostro capriccio.
Ogni vostro momento è unico e speciale.

A volte vorrei poter tornare a quando ero bambina, ricordare gli abbracci di mia madre, le settimane bianche con i miei genitori, mio fratello e i miei cugini.
A quando non avevamo nessun pensiero, eravamo solo bambini  e il nostro compito era divertirsi.

E ora non sono più bambina.

Sono io, siamo noi i genitori ed è loro il tempo di divertirsi.

Però è giusto che il tempo non si possa fermare.

E giusto così.

Altrimenti i nostri figli non potrebbero provare le stesse gioie che sto provando ogni volta che le vedo  correre ad abbracciare il loro papà.


O semplicemente ogni volta che le vedo.

mercoledì 18 settembre 2013

E a volte accade che…


 E a volte accade che crescono.
Che ti stupiscono, quando meno te lo aspetti.

Far dormire Diana è sempre stata un’impresa: con la mamma rigorosamente nel lettone e poi la trasportavo nel suo letto quando ormai era crollata.
Il suo letto, la sua cameretta, non ci voleva andare.

Ho provato e riprovato, alla fine ho rinunciato. 
Continuavo tutte le sere addormentando prima la piccola nel suo lettino, nella loro cameretta e poi Diana con me.

Fino a qualche sera fa…

Qualche sera fa, incredibilmente, senza nessun motivo, stesso rito, stesse azioni.
Prendo Eva, diamo la buona notte al papà a e Diana e saliamo in camera.

Diana seduta sul divano, con i capelli davanti aglio occhi a vedere la tv.
‘Mamma’ – sento una vocina che sussurra. ‘Posso venire a dormire su con voi, in cameretta?’
‘Certo amore’ – rispondo. ‘Ma dormi nel tuo lettino, ok?’
‘Si’.

Saliamo tutte su in camera, Eva nel suo letto, Diana nel suo, io in mezzo e do una mano a Diana ed una ad Eva.
Parliamo qualche minuto e aspetto che si addormentano.


E all'improvviso ti accorgi che sono cresciute ancora…

lunedì 9 settembre 2013

Il sogno nel cassetto



Tutte da noi da bambini immaginavo cosa fossimo diventati da grandi.
Chi voleva la cuoca, chi il dottore, chi l’astronauta.

Io volevo fare la maestra, la parrucchiera, la donna in carriera con la valigetta rosa, la pittrice, etc.
E anche la sarta.
Mi piaceva tanto disegnare. E disegnare vestiti.  E cucire.
(E pensare che oggi ho difficoltà anche a mettere un bottone).

Poi si cresce, i sogni cambiano, si dimenticano, si evolvono.
La vita ti travolge, ti stravolge, e diventi ..qualcosa.


Con qualche sogno nel cassetto mai realizzato.

E oggi questo sogno è riaffiorato alla mia mente.
Oggi infatti stavo pulendo la mansarda e ho ritrovato quei disegni.
I disegni che facevo da ragazzina.


Le mie collezioni che avevo disegnato.

Belle, bellissime ai miei occhi.
E quel sogno è riaffiorato alla mia mente con un senso di malinconia e felicità.
Volevo diventare una stilista di moda …

Ho deciso così di mettere qua per voi i miei disegni. Voglio condividerli con voi.
Chissà che qualcuno li veda e decide di realizzare il mio piccolo sogno!

Sarebbe fantastico.

https://www.facebook.com/attilia.pezzica/media_set?set=a.10201147438542822.1073741836.1075482915&type=3 

Se volete vederli tutti andate al link qui sopra!  















La pausa

Ebbene si, l’ho fatto.
Il mio fisico me lo chiedeva da tempo, la mia mente anche.
Ho preso una pausa da tutto, una pausa dal lavoro.
Un po’ le condizioni di salute, un po’ altre condizioni a contorno mi hanno fatto decidere.
Mi prendo una pausa fino a Gennaio.
Fino a Gennaio mi riprendo la mia vita, faccio la mamma, faccio la moglie, faccio la casalinga.
‘Ti annoierai!’ Mi dicevano - ‘Non puoi stare senza lavoro’.
‘Che cosa farai tutto il giorno?’

Mah, forse a lungo andare avranno ragione, chissà.

Per ora però sto bene.
Non ho più gastriti, non ho più fretta, non ho più ansia.

Dopo 5 anni mi sono iscritta in palestra.
Dopo 5 anni ho cucinato qualcosa.
Dopo 5 anni ho avuto tempo per mettere a posto casa come voglio io.
Dopo 5 anni ho tempo di attaccare una foto al muro.
Dopo 5 anni HO TEMPO.

E soprattutto, ho tempo per stare con le mie bimbe.
La  mattina vesto le bimbe e le porto all’asilo. Senza fretta, senza correre.
Il pomeriggio le vado a prendere io, non prendono più il pulmino (almeno per ora).
E vedere i loro sorrisi, sentire i loro abbracci, giocare con loro.
E la sera quando torna mio marito vedere la casa un pochino in ordine, magari preparare qualcosa anche a lui…
Per ora mi sembra di vivere un sogno.

Se fosse così non svegliatemi! E tutto perfetto!

giovedì 5 settembre 2013

La scuola materna


E già, anche la mia piccolina ha iniziato la scuola materna.
Pensavo di non emozionarmi più, invece vederla con il suo grembiulino rosa a giocare con gli altri bambini mi ha fatto effetto.
Il primo giorno sono rimasta con lei. Il giorno dopo da sola, tranquilla.
Devo dire che è stata bravissima, non una lacrima,  non un capriccio.
Solo oggi tentennava un po’, oggi non voleva andare.
 Ma oggi c’era anche la sua sorella che l’ha presa per mano. Le ha detto ‘ci sono anch’io’.
‘Tu vai con la tua maestra e io con la mia, ma ci sono anch’io.’


Beh, se non mi emoziono per questo…