martedì 25 febbraio 2014

E' troppo sensibile!

‘Cinzia, ma mettete di nuovo i cartoni durante la giornata?’ – chiedo. ‘Diana mi dice di si’.
Dopo un attimo di esitazione, afferma ‘si, li mettiamo qualche volta, ma non tutti giorni, eh!’
‘Il problema è che tua figlia piange sempre per qualsiasi cosa mettiamo! E’ troppo sensibile!!’

Ok,  premesso che io sono contraria a mettere i cartoni all'asilo, oltretutto un asilo privato delle suore, ma a quanto pare sono l’unica a cui danno fastidio, ma va beh, non è di questo che voglio parlare.

Vorrei parlare dell’affermazione che ha fatto Cinzia, la maestra di Diana, sulla troppa sensibilità di Diana.

E’ vero, Diana lo è.
E’ veramente troppo troppo sensibile.

Ma è davvero una colpa?
Che colpa ne ho se a lei fa tristezza vedere paperino che si prende la martellata in testa invece di farla ridere come tutti i bambini?
Che colpa ne ho se lei piange a vedere Lilly e il Vagabondo (che le fanno vedere all’asilo!) o se le fa paura Kung fu Panda perché i personaggi si picchiano.
Che colpa ne ho se ha paura delle streghe nelle favole?
Che colpa ne ho se piange vedendo una bambina senza mamma in un cartone?

E’ davvero un problema avere dei sentimenti così profondi e delicati?
E’ davvero così strano che se a una bambina non piacciono le stesse cose che piacciono alla maggior parte degli  altri bambini, deve essere considerata ‘strana’?

In fondo, se qualcuno le si sedesse accanto e le spiegasse che cosa sta accadeno, le spiegasse la storia di quello che sta vedendo e che è solo un cartone, che il bene vince sempre (almeno nei cartoni), e come avvengono le cose, lei non si spaventerebbe.
Ha solo bisogno di capire.
Lei è molto razionale, lei deve sapere. E capire.

In fondo lei è molto curiosa.
Non è attratta dai cartoni, ma provate a metterle un filmato che spiega come sono fatte le cose (ultimamente è letteralmente affascinata dal ‘Come è fatto’ su focus tv), come sono fatte le cose  nei dettagli, come sono costruite ed assemblate,  e lei lo guarderà con interesse e inizierà a farvi un sacco di domande.
Senza spaventarsi.

Provate a metterle i cartoni del corpo umano, e provate voi a risponderle a tutte le domande che le derivano dal guardarlo.
Io spesso non so cosa dirle.

Giusto qualche sera mi ha chiesto: ‘Mamma ma i globuli bianchi sono persone?’
‘No amore’. – le ho spiegato. ‘Sono raffigurate così nel cartone per farti capire come funziona, ma sono delle cellule’.
‘E allora chi le muove, chi ci sta dietro? ‘

‘Mamma com'è fatta la gola?’
‘Mamma perché batte il cuore? E’ vero che non si ferma mai? E neppure il sangue.’
E via così.

Oppure, ‘Mamma, come funziona il suono? Come si crea?’

Fa spesso domande su come siamo fatti noi, sul perché delle cose, sul funzionamento del sole e della luna-

Ma questo non è stato notato dalla maestra, che vede solo la sua troppa sensibilità e la sua estrema lentezza.

E’ vero anche questo, la bambina è molto lenta nel fare le cose. Ma le fa tutte e con estrema precisione.
E’ molto lenta nel vestirsi, nel mangiare, nell'allacciarsi le scarpe, ..in tutto.
E questo invece le suore, ci tengono a sottolinearlo!
‘Mamma, mi dispiace, sono sempre l’ultima a finire il lavoretto. La suora mi ha detto che ci metto dei secoli’.
Però il lavoretto l’ha finito e l’ha finito nel tempo che le era stato assegnato.

Insomma, è così giusto sottolineare i suoi difetti e non esaltare i suoi pregi?


Vorrei capire, e chiedo anche a voi,  è davvero un problema che la mia Diana sia così sensibile?

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