‘Cinzia, ma
mettete di nuovo i cartoni durante la giornata?’ – chiedo. ‘Diana mi dice di si’.
Dopo un attimo di
esitazione, afferma ‘si, li mettiamo qualche volta, ma non tutti giorni, eh!’
‘Il problema è
che tua figlia piange sempre per qualsiasi cosa mettiamo! E’ troppo sensibile!!’
Ok, premesso che io sono contraria a mettere i
cartoni all'asilo, oltretutto un asilo privato delle suore, ma a quanto pare
sono l’unica a cui danno fastidio, ma va beh, non è di questo che voglio
parlare.
Vorrei parlare
dell’affermazione che ha fatto Cinzia, la maestra di Diana, sulla troppa sensibilità
di Diana.
E’ vero, Diana lo è.
E’ veramente
troppo troppo sensibile.
Ma è davvero una
colpa?
Che colpa ne ho
se a lei fa tristezza vedere paperino che si prende la martellata in testa
invece di farla ridere come tutti i bambini?
Che colpa ne ho
se lei piange a vedere Lilly e il Vagabondo (che le fanno vedere all’asilo!) o
se le fa paura Kung fu Panda perché i personaggi si picchiano.
Che colpa ne ho
se ha paura delle streghe nelle favole?
Che colpa ne ho
se piange vedendo una bambina senza mamma in un cartone?
E’ davvero così
strano che se a una bambina non piacciono le stesse cose che piacciono alla
maggior parte degli altri bambini, deve
essere considerata ‘strana’?
In fondo, se
qualcuno le si sedesse accanto e le spiegasse che cosa sta accadeno, le
spiegasse la storia di quello che sta vedendo e che è solo un cartone, che il
bene vince sempre (almeno nei cartoni), e come avvengono le cose, lei non si
spaventerebbe.
Ha solo bisogno
di capire.
Lei è molto
razionale, lei deve sapere. E capire.
In fondo lei è
molto curiosa.
Non è attratta
dai cartoni, ma provate a metterle un filmato che spiega come sono fatte le
cose (ultimamente è letteralmente affascinata dal ‘Come è fatto’ su focus tv),
come sono fatte le cose nei dettagli,
come sono costruite ed assemblate, e lei
lo guarderà con interesse e inizierà a farvi un sacco di domande.
Senza
spaventarsi.
Provate a
metterle i cartoni del corpo umano, e provate voi a risponderle a tutte le domande
che le derivano dal guardarlo.
Io spesso non so
cosa dirle.
Giusto qualche
sera mi ha chiesto: ‘Mamma ma i globuli bianchi sono persone?’
‘No amore’. – le ho
spiegato. ‘Sono raffigurate così nel cartone per farti capire come funziona, ma
sono delle cellule’.
‘E allora chi le
muove, chi ci sta dietro? ‘
‘Mamma com'è
fatta la gola?’
‘Mamma perché batte
il cuore? E’ vero che non si ferma mai? E neppure il sangue.’
E via così.
Oppure, ‘Mamma,
come funziona il suono? Come si crea?’
Fa spesso domande
su come siamo fatti noi, sul perché delle cose, sul funzionamento del sole e
della luna-
Ma questo non è stato
notato dalla maestra, che vede solo la sua troppa sensibilità e la sua estrema
lentezza.
E’ vero anche
questo, la bambina è molto lenta nel fare le cose. Ma le fa tutte e con estrema
precisione.
E’ molto lenta
nel vestirsi, nel mangiare, nell'allacciarsi le scarpe, ..in tutto.
‘Mamma, mi
dispiace, sono sempre l’ultima a finire il lavoretto. La suora mi ha detto che
ci metto dei secoli’.
Però il lavoretto
l’ha finito e l’ha finito nel tempo che le era stato assegnato.
Insomma, è così giusto sottolineare i suoi difetti e non esaltare i suoi pregi?
Vorrei capire, e
chiedo anche a voi, è davvero un
problema che la mia Diana sia così sensibile?
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