martedì 2 aprile 2013

Un esempio per tutte?



La storia di una donna che ha fatto carriera in Xerox.
Una donna vincente.
Una donna che ha conciliato carriera e vita privata.
Una che ce l’ha fatta.

Una donna/mamma che alla domanda “Come ho fatto a conciliare gli impegni di lavoro con la famiglia?” risponde:

Duro lavoro, un timing perfetto in un gruppo flessibile per vocazione e la fortuna di avere un marito di 20 anni più grande di me che si è potuto occupare più da vicino durante il periodo dell’adolescenza dei nostri due figli».

Una donna che ci vuole dare un consiglio:
 “Un consiglio alle donne?
«Smettete di sentirvi colpevoli per il fatto di non partecipare a tutte le recite scolastiche dei vostri figli. A parte che non sono così interessanti, imparate a essere realiste e ad avere aspettative realistiche».”

Mah…
Questa è davvero una donna vincente?
Questo è la donna a cui io come donna-madre dovrei ispirarmi?

Oppure semplicemente è una donna che ha dovuto adattarsi a questa società?
Premesso che ha avuto in primis la fortuna di avere una padre che poteva seguire i figli. Fortuna non comune.
Questo al giorno d’oggi è un miraggio, visto che si lavora entrambi e con orari non proprio conciliabili con la famiglia.
Noi abbiamo solo la possibilità di affidarci alle baby sitter e farli crescere da loro…
…noi comuni mortali!
 Sempre che vogliamo mantenerci un lavoro per poterli crescere!!!

E poi?  E poi leggo il consiglio che da a noi donne…e resto basita.

Lei è una donna vincente? Siamo sicure?

Alla fine non è la società che si è adattata alle sue esigenze di mamma, ma è lei che ha si è adattata a questa società che ha rinunciato alla conciliazione con la vita famigliare.

Forse le recite dei nostri figli non saranno effettivamente così interessanti, però il sorriso che aveva mia figlia lo scorso anno quando mi ha visto arrivare non ha prezzo!
Non aveva nessuna parte fondamentale, la recita era banale, ma lei era felice di vedere la sua mamma tra il pubblico.

Non so quali siano  le aspettative realistiche di questa donna (visto che consiglia a noi donne di averle), ma anche le mie aspettative sono realistiche, o almeno lo sono per me.
Per me le miei figlie vengono prima di tutto, prima di tutto.

Boh, forse io non sarò mai una vincente.
Già riununicio a molto per tenermi il lavoro. Non le posso portare a fare sport, non le posso portare al parco con gli amici in settiman, non posso giocare con loro al pomeriggio.
Ma almeno una recita due volte all’anno, almeno quello, potrò provare ad andarci?
Io continuerò a combattere per riuscire ad andare alle recite delle mie bimbe, almeno a quelle…

1 commento:

  1. Considerando che ho sempre preso ferie per andare alle recite all'asilo dei mie nipoti (invece che magari al mare!), nn credo di essere molto in sintonia con la signora..
    Gio

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