Questa mattina, come tante altre, ho preso la metro per
venire in centro a Milano.
La metro è un ambiente strano.
La struttura un po’ buia e sporca, l’aria marcia, le scritte
sui muri e sui treni e odori vari che si mescolano continuamente.
Dal puzzo di sudore, all'odore del bar che vende le brioche,
al forte profumo di qualche donna, ad altri a bordo muro che non elenco.
Ma la cosa belle sono le persone che ci puoi trovare: sono
le più disparate!
Dalla ragazza bellissima tutta curata e profumata,
probabilmente una modella nella città della moda, alla turista con sandali e
zaino in spalla e cartina della città in mano.
Dal classico colletto bianco, con giacca e cravatta e al
telefono tutto il tempo al ragazzino con scarpe da ginnastica più grandi di
lui, jeans a mezza chiappa, occhialoni scuri e cuffie nell'orecchio.
Dalla signora di mezza età con la sua borsa carrello della
spesa, alla signora seduta che si legge il suo libro.
C’è poi il tipo con
la faccia strana, che magari ti intimorisce un po’ (poi alla luce dei fatti di
quello che è successo in questi giorni a Milano, il tipo con il piccone…un po’ di
fobia ti prende!)
C’è invece la persona rassicurante che ti fa un sorriso (e
allora pensi, ‘sicuro, non è di Milano!’).
C’è il signore sull’ottantina che esce dal metrò tutto
vestito con giacca, pantalone, e cappello, la faccia segnata dall’età ma serena
con in braccio il suo cane, un barbone di taglia media che sembra volerlo abbracciare.
Ci si può trovare la scolaresca in gita, il bambino nel
passeggino (e qui povere mamme…lasciamo stare questo argomento con metro e
passeggini!), l’adolescente, l’adulto e l’anziano.
La metro è un ambiente multi etnico. Dall’italiano al
cinese, dall’africano al tedesco, dall’arabo al romeno, l’indiano, il
giapponese, e così via.
La metro non ha età.
La metro non è razza.
Ah, dimenticavo! Per
concludere, ho anche visto le pubblicità affisse all’interno dei vagoni,e tra
le tante, se vi interessa adesso c’è
anche l’outlet per i funerali!!! O_O
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