Con i bambini non è
così. Forse il loro pensiero è ancora puro e non influenzato dalle
convenzioni esterne.
Loro ti spiazzano con le loro risposte semplici.
Al momento mi vengono in mente solo due esempi emersi
dialogando con mia figlia (2 anni e mezzo).
Diana dice: ‘Io c’ho le ciabatte viola!’
Papà: ‘E le mie?’
Diana: ‘Le tue No!’
Ovvio, la risposta è giusta ma non te l’aspetti.
O meglio, io mi aspettavo una risposta del tipo: ‘ Tu le hai
Blu’.
Ma per lei quella era la risposta corretta.
In fondo nessuno ha chiesto a lei che colore erano le
ciabatte del papà..
Altro caso:
Il Papà a Roma per lavoro è al telefono con Diana.
Mamma (Io): ‘Diana di a papà ‘ Dove Sei?’
Lei, molto serena mi guarda un po’ allibita e risponde:
‘…sono in cucina!’
Ok, capisco che forse mi sono espressa male e magari non ha capito che era una domanda. E riprovo, sorridendo:’No Diana, chiedi a Papà dov’è lui!’
Ok, capisco che forse mi sono espressa male e magari non ha capito che era una domanda. E riprovo, sorridendo:’No Diana, chiedi a Papà dov’è lui!’
E lei, mi guarda un po’ spaesata e mi dice: ‘Mamma, è al
telefono!’
Senza parole!
Anche in questo caso io mi aspettavo che lei chiedesse al
papà dov’era, ma lei in effetti ha risposto in modo più che corretto alle mie
domande.
E infine un pizzico di furbizia dei bambini J
Antefatto: Diana è da qualche giorno che toglie i libri
della libreria e li mette tutti in terra in fila indiana in sala. Il suo papà
allora le ha spiegato che i libri non sono giochi.
Fatto: Questa sera Diana porta i giochi in cucina e le
diciamo: ‘Diana, i giochi stanno in sala!’.
Lei torna dopo due minuti con un suo libro illustrato e lo
mette per terra.
La guardo e le dico: ‘Diana,
ti abbiamo detto che i giochi vanno in sala!’
Lei mi sorride, guarda il papà e dice:’Mamma, i libri non
sono giochi!!!’
Che dire…continua ad aver ragione !
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