giovedì 3 novembre 2011

Oltre ogni limite: la giornata di una mamma normale




Ore 6.30 Prima sveglia. Spenta
Ore 6.45 Seconda sveglia, è ora di alzarsi. Mi trascino giù dal letto e sveglio il papà. La piccolina ci sente subito e si sveglia anche lei. La prendo e mi fa un sorrisone che mi mette di buon umore e mi da la forza di svegliarmi. Due coccole veloci e poi cambio pannolino, lavaggio e vestizione. Tra qualche resistenza la piccola è già pronta, ma nel frattempo si è svegliata anche la grande. ‘Mamma..dove sei?’ . ‘Eccomi’ – rispondo subito, e con la sorellina e il papà ci trasferiamo nella sua cameretta e un altro sorriso ci illumina la giornata. Intanto il papà scende a preparare la colazione per tutti e io convinco Diana a scendere dal letto e far pipì, tutto questo mentre Eva la disturba nei modi più disparati!

Ok, finalmente scendiamo tutti in cucina a far colazione: latte caldo per il papà parzialmente scremato, latte freddo intero per me, latte tiepido intero per Diana, latte artificiale per Eva.
Una faticaccia!
E adesso dobbiamo convincere Diana a lavarsi e vestirsi (devo dire che i Puffi in TV ultimamente aiutano) e vestirci anche noi. ‘Corri Diana, la mamma è in ritardo!’, ‘Papà, tu sei pronto?’, ‘Chi ha preso il ciuccio di Eva’, ‘Siamo pronti?’ e tra la confusione più totale siamo finalmente pronti per iniziare una giornata lavorativa.

Tutti in macchina: Diana sale da sola, nel frattempo posiziono Eva e allaccio entrambe. Il papà ci segue con la sua macchina.
Prima tappa: casa della baby sitter: mentre il papà fa compagnia a Diana in macchina, io prendo Eva e la lascio dalla tata. Per fortuna la piccola è serena e felice, le ultime raccomandazioni e scappo! Ora tocca a Diana. Quindi si rimonta tutti in macchina con destinazione la scuola materna. Ok, parcheggio, grembiulino, sacca e tutto il necessario. Si scende dalla macchina, si arriva alla scuola, davanti al suo armadietto ci si toglie il giubbotto e via di corsa il grembiulino…tutto pronto, la sto per salutare…e ‘Mamma, Cacca dura!!!’. ‘Nooo…’ – penso, ‘Sono già in ritardo!’. Ma che ci si può fare? ‘Vieni piccola, andiamo in bagno’. Dopo un altro quarto d’ora siamo pronti. Bacino alla mamma, bacino al papà e scappiamo.

Ore 9:00 Io sulla mia macchina e il papà sulla sua con destinazione ufficio.
La giornata passa veloce tra la solita routine e il solito nervosismo tipico del lavoro, fino a Gennaio sono a tempo ridotto, dovrei uscire alle 16.30 …che utopia! Va beh, quando va bene esco alle 5pm e dopo Gennaio purtroppo sarò di nuovo full time e lì inizieranno i problemi, ma per adesso non voglio pensarci. Ho ancora due mesi. Devo riuscire ad essere positiva!

Ore 17:00 Finalmente esco, prendo la macchina e vorrei scappare dalle patate, ma prima passo a fare un po’ di spesa altrimenti quando ci vado? Uffa, per prendere due cose in croce perdo un sacco di tempo, sono già le 18.00 e a quest’ora il traffico è da delirio!
Finalmente alle 18:45 arrivo dalle mie bimbe (entrambe dalle Baby sitter, Diana prende il pulmino quando esce dall’asilo) e appena mi vedono fanno festa: la piccoletta urla e si agita e Diana mi si butta letteralmente al collo! Le carico in macchina e scappiamo a casa cantando le canzoncine più assurde.

Ore 19.00 Giusto il tempo di togliere i giubottini, cambiare Eva e far pipì a Diana ed è già ora di fare la cena ad Eva. Eva la sera è nervosa, basta che mi allontano piange e Diana, non avendomi visto tutto il giorno richiede attenzioni. Insomma in qualche modo riesco a preparare la cena per la cuccioletta: ora vediamo se cena! Proviamo con un giochino, proviamo con le facce buffe, proviamo con qualsiasi cosa utile …e alla fine almeno un po’ ha mangiato. Intanto Diana ha sparso tutti i giochi in sala, ha tirato giù tutti i suoi libri, ha vestito e rivestito il suo ‘Bubù’ però siamo a buon punto! E finalmente arriva anche il papà!

Ore 20.00 Il papà inzia a preparare la cena e nel frattempo io inizio a preparare le piccole per la notte. Eva si innervosisce ancora e inizia a stropicciarsi gli occhi: un po’ di latte e la porto a nanna. Oggi è andata bene, si è addormenta subito. Adesso tocca a noi cenare, ma anche far mangiare Diana è una piccola impresa. Dopo un po’ si annoia e va in sala, noi finiamo di cenare e poi latte anche per lei.  Mentre uno di noi fa la cucina, l’altro gioca con la bimba e prepara il latte anche a lei.

Ore 21.30/22.00 Papà si mette al pc, io mi siedo sul divano con Diana con la luce spenta e lei si accocola con me e, più o meno presto, finalmente si addormenta anche lei. Aspetto che dorma bene e poi la porto nel suo lettino.

Ore 22.30/23.00 In teoria adesso dovrebbe iniziare la mia parte rilassante della giornata. In pratica ho ancora tutto da fare! I panni, le lavatrici (ne ho una da stendere da lunedì!!!), mettere in ordine la casa, pulire, etc.   Alla fine faccio il minimo indispensabile e poi vado a letto, sono stanca.

Ore X della notte: Eva si sveglia! Preparo il latte e la coccolo nella speranza che non pianga (altrimenti mi sveglia anche Diana!). Alla fine la rimetto giù e si riaddormenta tranquilla.
Ore Y della notte: si sveglia Diana! Mi alzo e vado un po’ nella sua cameretta e a volte mi sdraio con lei
Ore Z della notte: Eva si risveglia. No, falso allarme, voleva solo una carezza. Visto che ci sono torno nel mio letto.
Ore T della notte: Diana mi chiama! ‘Mammmmma…pipì! Mi alzo, la porto in bagno e la porto a letto. Visto che sono mi sdraio un attimo con lei.

Ore 7.00 del mattino: Sento qualcuno che mi sveglia! E’ il papà. Atty è mattina, dobbiamo alzarci……..e TUTTO RICOMINCIA!

Che dire... è dura, molto dura, ma le piccole sono la mia vita!







4 commenti:

  1. Dai che "il solito nervosismo tipico del lavoro" viene interrotto dalle mie incursioni stupide nel vostro ufficio!!
    ;-PPPP

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  2. Attilia, ho letto un po' dei post del tuo blog e che dire'? Innanzitutto complimenti, beata te che trovi anche la forza di scrivere (ma quando lo fai?) e poi posso dire che io e te conduciamo esattamente la stessa vita, leggendo, mi viene da dire "ma come fa questa a scrivere quello che succede a casa mia? Ma la risposta è semplice, non è la tua vita, non è la mia, è la vita di ogni mamma e va bene così! Un abbraccio. Ste

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  3. a leggere mi è salita l'ansia..e la mia vita è almeno nella parte iniziale della giornata più tranquilla della tua perchè devo solo attraversare la strada per portare Stella da mia mamma...ma come fai a resistere con questi ritmi?

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